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Villa Verde: 600 firme per mettere in sicurezza via delle Due Torri

È stata protocollata al Municipio e al Gabinetto del Sindaco la lettera dei cittadini che chiede un intervento urgente per la messa in sicurezza dell'arteria

I residenti di Villa Verde e di Fontana Candida chiedono la messa in sicurezza di via delle Due Torri, dopo aver firmato in 600 una petizione che ribadisce la pericolosità della strada, a doppio senso di marcia, troppo stretta e senza marciapiedi. Due giorni fa i cittadini hanno consegnato una lettera in VI Municipio e al Gabinetto del Comune di Roma, sollecitando la convocazione della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità, alla presenza del Consorzio di recupero urbano “Villa Verde” e il consorzio “Città di Roma” per verificare uno studio di fattibilità. “In caso fosse impossibile realizzare l’opera per mancanza di risorse, i cittadini chiedono di impegnare, attraverso la commissione, l’Unità Organizzativa Tecnica del Municipio, inserendo la somma nel piano investimenti comunale”, si legge nel documento.

“Ho promosso la raccolta firme da semplice cittadino – spiega Mario Puliafito, membro del direttivo del comitato di quartiere di Villa Verde –. Numerose mamme accompagnano a piedi ogni mattina i bambini a scuola, all’asilo nido di via Millet o all’IC ‘Donatello’. Un mese fa, un ragazzino ha urtato con un braccio contro lo specchietto di una vettura, riportando diversi lividi. La petizione è di 43 elenchi: chiediamo l’allargamento della strada, che venga fatto lo scolo dell’acqua e che i pedoni possano camminare senza pericoli. Molti ragazzi, ad esempio, prendono l’autobus a Grotte Celoni e percorrono via delle Due Torri a piedi. Il Comune non dovrebbe espropriare nulla per allargare la strada e costruire i marciapiedi. Inoltre lo 053, quando gira in via delle Due Torri, invade il senso opposto di marcia: una settimana fa un poliziotto è stato investito ed è andato all’ospedale.
Il Municipio non ha fatto nulla: questo è un discorso già discusso nel 2007. Molte persone non volevano affrontarlo per questioni di convenienza e per preservare alcuni alberi secolari. All’epoca si parlava di fare un senso unico di marcia: anche l’ex Comandante del VI Gruppo Di Maggio era favorevole all’idea. Però rimaneva il problema di come uscire dal quartiere. Avevano anche pensato di congiungere via Gagliano del Capo con via Degas, ma il Comune bocciò questa proposta. Tra l’altro i residenti ogni mattina sono bloccati nel quartiere: non è possibile accedere con facilità al Villaggio Breda per la presenza di diverse scuole”.

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