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Arrestato ‘Rambo’, il nomade violento di via di Salone

Un nomade italiano soprannominato 'Rambo', residente presso il campo attrezzato di Via di Salone, è stato arrestato ieri, dopo aver sottoposto a continue e brutali violenze una donna

"Rambo” è il soprannome che si era guadagnato T.M., un nomade italiano di ventiquattro anni, residente presso il campo attrezzato di via di Salone.

A furia di soprusi e di prepotenze, era diventato ormai l’incubo dell’intera struttura. L’ultima azione dell’uomo è stata quella commessa nei confronti di una cittadina romena di trentotto anni: per ben tre giorni “Rambo” l’ha minacciata di morte, brandendo due coltelli, brutalizzandola e picchiandola con un bastone di legno fino a procurarle un trauma cranico. Il picco di violenza si è verificato proprio ieri, quando l’uomo si è introdotto nel prefabbricato dove la trentottenne si era barricata in preda al terrore, per investirla nuovamente con una raffica di pugni e, urlando “Adesso ti ammazzo!... Adesso ti ammazzo!”, ha cercato di violentarla, facendole perdere i sensi.

L’intervento degli agenti, dell’Ufficio di Coordinamento Operativo Insediamento Nomadi, ha permesso però di mettere in salvo la donna, scongiurando danni devastanti. T.M., infatti, era anche sul punto di appiccare il fuoco ai container del campo con una tanica di benzina. Gli uomini della Polizia di Roma Capitale lo hanno quindi arrestato, e condotto nel carcere di Regina Coeli. Ora “Rambo” non imperversa più per il campo di via di Salone; e a suo carico pendono gravi reati di danneggiamento, lesioni personali, tentata violenza sessuale, violenza aggravata e continuata.                            

 

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