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Altre Via Casilina, 900

Casilino 900, i rom del campo sgomberato si riuniscono in comitato

Dura presa dei posizione degli abitanti del campo sgomberato un anno fa. "Siamo stati ingannati. Questo comitato ha l'obiettivo di stabilire un contatto diretto con gli agenti attuatori del Piano Nomadi e con l'Amministrazione Comunale"

Un comitato per avere un rapporto diretto con le istituzioni. Gli ex abitanti del Casilino 900 l'hanno presentato oggi in una conferenza stampa convocata in quella che fino all'anno scorso era la sede delle loro case. In via Casilina 900, lì dove un anno è iniziato il tanto sbandierato e pubblicizzato sgombero, i Rom hanno voluto far sentire le proprie ragioni.

Raccontano: “Siamo stati ingannati. Ci è stato detto che se avessimo collaborato allo sgombero saremo stati collocati, solo provvisoriamente, per 4 mesi, in campi attrezzati, in attesa di una nuova sistemazione definitiva. Ci è stata promessa la vicinanza morale e materiale dell’Amministrazione comunale. Niente di questo è avvenuto!”.

Sgombero Casilino 900

I nomadi sono stati inviati infatti in varie strutture sul territorio della Capitale, dal Campo di via di Salone al Camping River. “Oggi noi rom, vogliamo alzare la testa e costituiamo per questo il Comitato ex Casilino 900, composto dai rom che prima abitavano l’insediamento e che oggi si sentono traditi dalle promesse dell’Amministrazione, non rappresentati da chi dovrebbe dare loro voce, profondamente indignati per i luoghi ghettizzanti in cui siamo stati collocati.”

Obiettivo del comitato, che si compone di soli rom, “è quello di stabilire un contatto diretto, e non filtrato, con gli agenti attuatori del Piano Nomadi e con l’Amministrazione Comunale al fine di individuare nuove e reali politiche abitative volte al superamento immediato della dimensione escludente e discriminatoria dei campi-nomadi sancita la Piano Nomadi del Comune di Roma”.

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