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Torre Angela: residenti per la salvaguardia del parco

Il parco di Via Bitonto a Torre Angela, sempre più spesso vittima di atti vandalici, ora rimane anche senza il servizio di guardiania perché dal comune mancano le risorse

torre-angelaSono insistenti gli attacchi di vandalismo contro il parco di via Bitonto, nel  quartiere di Torre Angela. Quasi ogni giorno, se non tutti i giorni. Dallo sradicamento forzato di piante e di fiori, all’appiccamento violento e deliberato di incendi. Ogni atto vandalico è un pericolo per la salvaguardia del parco. Ogni atto vandalico è un attentato alla sicurezza dei residenti. Ma il Comune, senza alcuno scrupolo, ha deciso di abolire il servizio di guardiania per la mancanza di risorse.  I residenti si oppongono e avviano la loro protesta. Assemblee, dibattiti, riunioni, sono quasi all’ordine del giorno tra gli abitanti del quartiere, purtroppo senza riuscire ad ottenere alcun risultato. Almeno, fino ad ora.


Ristrutturato nel 2001, il parco di circa diecimila metri quadrati è stato affidato per i primi due anni alla ditta costruttrice che ha provveduto alla  sua manutenzione. Con il trascorrere del tempo, il Comune ha ritenuto opportuno affidare la gestione ad una cooperativa che assolvesse al ruolo di guardiania. Nonostante il parco sia bersaglio costante di attacchi vandalici di lieve e grave entità; i residenti  con  l’appoggio della cooperativa hanno sempre trovato il modo di riparare i danni, tante volte mettendoci anche i soldi di tasca loro. Fino a quando  il 14 agosto è arrivata la notizia, senza preavviso, che ha mandato in tilt tutti gli abitanti: l’abrogazione del servizio di guardiania con la chiusura della cooperativa. Viene da pensare che il Comune prima li fa, e poi li distrugge!  


“Il Municipio è solidale con noi. Ma è difficile interagire col Comune. Non vogliono ascoltarci. Non sono interessati a capire le nostre esigenze. Senza la sorveglianza, il parco tornerà come era prima che venisse ristrutturato”, spiega concitato uno degli abitanti. Per i residenti, l’offerta del Comune di occuparsi soltanto della ripulitura dei giardini, non è sufficiente per rendere il parco incolume dagli atti di vandalismo cui è sottoposto.  Richiedono  un servizio di assistenza 24 ore su 24, così come è stato fino a poco tempo fa. Non stiamo parlando di un parco qualunque,  se i residenti riescono a riunirsi in ben diciotto associazioni per gestirne le attività ludiche e sociali. Ma di un parco speciale. Si percepisce a pelle, dal contatto con le persone. Gente simpatica, accogliente, alla mano, che si confronta e dialoga per risolvere insieme qualsiasi inconveniente, grande o piccolo che sia. Dalla scuola di ballo ai corsi di yoga, fino agli incontri interculturali tra Paesi di diversa nazionalità; il parco è diventato un vero punto di riferimento per tutti gli abitanti. Ogni attività è organizzata e gestita dall’unico desiderio di stare insieme, dalla voglia di rendere sicuro e vivibile il quartiere.


Forse è l’unico parco, o comunque uno dei pochi nella Capitale, che vive anche grazie all’opera di volontariato dei residenti. Sembrano davvero compatti l’uno con l’altro, e non mostrano alcun tentennamento, quando annunciano una manifestazione di protesta sotto la sede del Comune di Roma.

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