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Prato Fiorito: “Il Parco dell’Acqua e del Vino è abbandonato”

Parla Egidio Gallozzi, il nuovo presidente del comitato di quartiere, che elenca tutte le criticità: "La differenziata non funziona, manca un Centro Anziani e stiamo ancora aspettando l'attivazione di una postazione del 118"

Il Parco dell’Acqua e del Vino, la scuola, la raccolta differenziata, la manutenzione stradale, l’Adsl e i servizi per la cittadinanza: da pochi mesi, il nuovo comitato di quartiere “Prato Fiorito” si batte per risolvere i principali problemi della zona, muovendosi all’interno di una rete costituita dall’associazione Prato Fiorito onlus, la Guardia Nazionale Ambientale, la onlus Gruppo Valerio e la onlus Lago Gran Sasso. Il progetto è quello di realizzare un “quartiere in evoluzione”, meno dipendente dalle Amministrazioni.

“Il Parco dell’Acqua e del Vino, realizzato nel 2006, è abbandonato e non fruibile come vorremmo – spiega Egidio Gallozzi, presidente del comitato di quartiere “Prato Fiorito” –. Per la sicurezza, controllo e monitoraggio dell’area, dal 10 gennaio, è attivo il servizio della G.n.a.. La manutenzione è scaduta nel 2011: attualmente se ne occupa Pro Prato Fiorito onlus, che gestisce anche l’apertura e chiusura dei cancelli. L’associazione inoltre ha elaborato un documento con 8 punti destinato al Comune di Roma, chiedendo anche un affido momentaneo e un progetto per il vigneto, che nel 2006 aveva una capacità produttiva di 10mila bottiglie all’anno di Lazio bianco IGT. Stiamo aspettando delle indicazioni in merito a queste richieste”. 

Prato Fiorito criticità

“Poi c’è la questione della postazione del 118 – prosegue Gallozzi –: la Ares ci aveva promesso l’attivazione del servizio entro Natale 2013. Così, l’associazione Valerio aveva acquistato un container pagandolo 7mila euro per ospitare questa postazione e, circa 20 giorni fa, una signora che faceva volontariato, è morta a 200 metri da quel container, colta da infarto: l’ambulanza è arrivata dopo 20 minuti. Se ci fosse stato un defibrillatore lì, questo sarebbe successo?”.

diff prato fiorito-2“La raccolta differenziata qui non funziona: non viene eseguita in una maniera corretta – afferma il presidente del comitato –. I cittadini hanno anche esposto alcuni cartelli per chiedere questo servizio. Per lo sfalcio del verde, il delegato all’Ambiente del VI Municipio Gasparutto ci ha garantito l’intervento del Decoro Urbano a via Andria. L’area è di Acea: è colma di sacchi della spazzatura. A via Pratolungo invece, accanto alla campana per il vetro, c’è una quantità enorme di immondizia”.

“La scuola di via Carini, costata circa 1 milione e 500mila euro, ancora non è in funzione – continua Gallozzi –. Non abbiamo un Centro anziani nel quartiere e le nostre strade sono piene di buche. Diverse sono consorziali o private. Quelle a carico del VI Municipio sono via Roccalumera, via Avola, via Montelepre e viadi  Pratolungo Casilino: sono state tutte segnalate all’assessore municipale ai Lavori Pubblici. Inoltre a Prato Fiorito manca l’Adsl, come in altri quartieri del versante prenestino: la centrale di via Andria è vecchia e satura”.

“Il mio progetto per il futuro è un ‘quartiere in evoluzione’, che sia più indipendente possibile dalle Amministrazioni – conclude il presidente del comitato –. Ho un libro dei sogni, con una serie di idee che ho condiviso anche sul nuovo sito web (https://nuovo-cdq-prato-fiorito-borghesi.webnode.it/), come un punto di ascolto, un mezzo per il pronto intervento nel quartiere, un’isola ecologica, sull’esempio di Massarosa, nei pressi di Lucca, che rappresenta il comune più virtuoso d’Italia e più efficiente”.

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