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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piano di Zona “Grotte Celoni”: “Ricuciamo il rapporto tra comitati”

Ha detto Giovanni Raiola, presidente del comitato di quartiere di Villa Verde, precisando: “Da parte nostra c'è la volontà di ricominciare un percorso insieme per migliorare il nostro quadrante”

“C'è stata una sbagliata comunicazione tra i comitati, che stiamo cercando di risolvere al più presto”: parla così Giovanni Raiola, presidente del comitato di quartiere di Villa Verde sulla questione dei Piani di Zona “Grotte Celoni” e “Casale Cesaroni”, dopo aver preso, insieme al suo comitato, la decisione di non appoggiare la mozione scritta dai rappresentanti dei cittadini di Villaggio Breda, Gaia Domus e Fontana Candida, presentata dai portavoce del M5S, che verrà discussa a giorni al Comune di Roma. 

“Come presidente del comitato di quartiere e quindi come portavoce di tutti i cittadini di Villa Verde, posso confermare che nemmeno a noi piacerebbe avere altro cemento sul nostro quadrante – afferma Raiola  –. Qualora non ci fosse un'alternativa seria e concreta al piano di zona "Grotte Celoni", allora come comitato ci batteremo con ancora più ferocia per la riduzione delle cubature, affinché vengano realizzati i servizi necessari (in poche parole quello che abbiamo richiesto con il ricorso al Tar). Vorrei rispondere ad Aldo Cherici, membro del comitato di quartiere Villaggio Breda: noi residenti di Villa Verde non abbiamo mai avuto l'intenzione di non essere protagonisti insieme agli altri comitati in questa battaglia sui Piani di Zona: lo dimostra il fatto che siamo stati il primo comitato a promuoverla e ad aggregare tutti gli altri (parole dell'ex presidente del comitato di quartiere di Villa Verde, Pasquale Gidaro, che ha dichiarato di essere stato promotore iniziale)”.

Raiola precisa anche le motivazioni che hanno spinto Villa Verde a non partecipare alla presentazione della mozione in Aula Giulio Cesare: “Quando ci avevano proposto di appoggiare la mozione (il comitato di Villa Verde non ha partecipato alla sua elaborazione, anche se, devo ammettere che 2 o 3 inviti per un incontro da parte dagli altri comitati ci sono stati, ma per motivi di lavoro e poi di salute non sono riuscito ad essere presente) – prosegue il presidente del comitato –, abbiamo solo chiesto di cercare per prima una strada alternativa che portasse al dialogo col l'attuale maggioranza comunale. Gli altri comitati erano orientati diversamente e hanno deciso di continuare. Questo non significa che a noi di Villa Verde non piacerebbe avere aree verdi al posto dei palazzi. Diciamo che alla base di tutto questo c'è stata una sbagliata comunicazione tra i comitati, che stiamo cercando di risolvere al più presto”. 

Il presidente del comitato di quartiere di Villa Verde ritorna anche sulla questione della Commissione Urbanistica, che si è tenuta lo scorso 18 febbraio al Comune di Roma: “All'amico Virgilio Consoli voglio dire che alla Commissione Urbanistica il sottoscritto era intenzionato a partecipare – spiega Raiola –. Poi, per problemi improvvisi sul lavoro, ho dovuto disertare. Nella stessa mattina ero stato raggiunto da una chiamata dove venivo avvertito della presenza di Mario Puliafito. A quel punto mi ero tranquillizzato, realizzando che il comitato di quartiere di Villa Verde era rappresentato, visto che Mario è a tutti gli effetti un membro del direttivo del comitato. Se poi Puliafito, in quella giornata, ha deciso di non rappresentare il comitato, pur facendone parte, dato che ha gareggiato con il sottoscritto per la presidenza, non potevo saperlo: il dono di leggere nella mente altrui ancora non lo posseggo. Concludo dicendo che da parte del sottoscritto e di tutto il comitato di quartiere di Villa Verde c'è la volontà di ricucire il rapporto con gli altri comitati e di ricominciare un percorso insieme per migliorare il nostro quadrante”.

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