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Villa Verde: i cittadini contro l'antenna Vodafone

La società ha fatto richiesta per l'attivazione della stazione radio base all'interno di un terreno privato, a via Casilina 1670. Il comitato di quartiere si è opposto scrivendo al Dipartimento di Attuazione Urbanistica

I cittadini di Villa Verde sul “piede di guerra” per impedire l’installazione di un’antenna Vodafone in un terreno di proprietà privata, a via Casilina 1670, dietro la Parrocchia Maria Madre di Ospitalità. La richiesta di autorizzazione è stata depositata dalla società di telefonia mobile presso il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica,  lo scorso 23 dicembre. Per legge, entro i termini di formazione del silenzio assenso (90 giorni dalla data della richiesta), è possibile far pervenire comunicazioni e/o osservazioni di opposizione a questa installazione. 

Nello specifico, si tratta di una  stazione radio base, una piattaforma prefabbricata chiamata “Mobilsite”, sul quale verrà imbullonato un palo metallico per diffondere il segnale radio, per implementare i sistemi Gsm e Umts , con relativi apparecchi elettronici di controllo e batterie. La particolare tecnologia utilizzata non prevede inoltre scavi di fondazione estesi.

villa verde-4Il comitato di quartiere, dopo essere stato informato della richiesta dalla Commissione municipale Urbanistica ed Ambiente, in accordo con i cittadini, ha presentato una lettera al Dipartimento Programmazione e Attuazione urbanistica con precisi punti di opposizione, chiedendo, tra le altre cose, di rendere pubbliche, prima della concessione, i dati tecnici e le reali informazioni sull’impianto, in particolare su elettrosmog e svalutazione degli immobili circostanti e che nell’autorizzazione sia previsto il limitatore piombato della massima potenza trasmissibile.

“La società ha inoltrato, nei termini previsti dalla legge, la richiesta per installare l’antenna in un sito privato appartenente ad una ditta di legnami, alle spalle della nostra Parrocchia – spiega Giovanni Raiola, presidente del comitato di quartiere –. Siamo stati tempestivamente avvertiti  dalla Commissione municipale per organizzare la nostra opposizione. Abbiamo promosso una riunione con Don Carlo per parlare anche di questa questione e abbiamo elaborato la lettera che poi è stata inviata al Dipartimento. Giovedì scorso il parroco si è accorto che avevano iniziato a scavare: la Polizia municipale è prontamente intervenuta. Stiamo in procinto di inviare al Municipio una lettera per chiedere una mappatura di tutti i terreni comunali della zona: la legge Gasparri ‘parla chiaro’ e obbliga le società di telefonia mobile a tentare prima la strada delle proprietà comunali”.

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