Villaggio Falcone: degrado a piazza S.Maria di Josefa e nel parco
Il comitato di quartiere Colle degli Abeti da un anno chiede al Municipio e al Comune la riqualificazione della piazza e del parco tra via Mazzolari, via Candia, via Schweitzer e la parrocchia di S.Maria Josefa del Cuore di Gesù
Erba alta, rifiuti e abbandono: il comitato di quartiere di Colle degli Abeti lancia l’allarme per piazza Santa Maria di Josefa e per il piccolo parco situato tra via Mazzolari, via Candia, via Schweitzer e la parrocchia di S.Maria Josefa del Cuore di Gesù, che versano da anni nel degrado.
“Abbiamo chiesto più volte al Municipio e al Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma lavori urgenti per la riqualificazione della piazza e per la sistemazione del piccolo parco, ridotto in una situazione vergognosa – spiega Federico Verdicchio, presidente del comitato di Colle degli Abeti –. La prima richiesta è stata fatta circa un anno fa. In particolare, sono necessari interventi di pulizia, taglio delle erbacce, piantumazione di piante e fiori, sostituzione e riparazione delle panchine, riempimento dell’enorme e pericolosa fontana con terra e sua trasformazione in aiuola, abbattimento o riparazione delle ‘torrette’, diventate ormai ruderi. Questo lavoro potrebbe ridare dignità all'intero quartiere, data la centralità e la vicinanza alla chiesa, molto frequentata dai cittadini di Villaggio Falcone e Colle degli Abeti (ancora privo di un punto verde attrezzato) e da quelli di Villaggio Prenestino nella zona di via Riserva Nuova e via Fosso Silicino.
Nella scorsa primavera c’era stato anche un sopralluogo dell’ex presidente della commissione capitolina Di Cosimo, che aveva precisato l’esistenza di alcuni problemi con il Consorzio per i lavori sulla piazza. Chiediamo un intervento tutto sommato piccolo, dopo anni di abbandono totale, che avrebbe un ottimo impatto sulle famiglie del quartiere e su quelle dei quartieri limitrofi. I bambini inoltre non hanno luoghi dignitosi e sicuri per giocare. Il parco, se venisse bonificato, rappresenterebbe un grosso aiuto anche per il prezioso lavoro svolto dalla Parrocchia e dal don Angelo, al fine di creare una vera e propria oasi di socializzazione”.