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Borghesiana Centro Storico / Via del Corso

Torri, arrivano altri rifugiati: in 45 a Rocca Cencia. Altri 60 in via Vermicino

Lo scorso 12 agosto due pullman hanno portato gli immigrati in 2 siti sinora tenuti nascosti all'opinione pubblica. Cresce il malcontento degli abitanti: "Tutti qui li portano"

Non a Torre Angela, ma sei chilometri più in là, sempre in estrema periferia, sempre nel VI municipio. Siamo a Rocca Cencia in via Sant'Alessio in Aspromonte, strada che collega i quartieri di Borghesiana e Borgata Finocchio. Qui, nella giornata di martedì, i residenti si sono visti arrivare due pullman azzurri, con la scritta Regione Puglia. Al loro interno un gruppo di immigrati di nazionalità nigeriana. Quarantacinque rifugiati portati all'interno di un grande casale della zona e assistiti ora dalla cooperativa Eta Beta.

"Hanno aspettato che tutti fossero in ferie, hanno fatto calare l'attenzione ed ecco il risultato", ci racconta un residente che nelle scorse settimane ha partecipato alle proteste di Torre Angela. "Tutti qui li portano, non ne possiamo più", continua. "Io non sono assolutamente razzista, nè appartengo a certi schieramenti politici, anzi. Però è assurdo che il peso dell'emergenza venga fatto ricadere tutto su questo territorio. Almeno, visto che qualcuno di sicuro da quest'emergenza ci guadagna, ci 'ripagassero' mettendo a posto i marciapiedi o realizzando qualche opera per noi del quartiere".

A diffondere per primo la notizia nell'edizione di oggi 14 luglio è stato il quotidiano Il Tempo in un pezzo a firma di Vincenzo Bisbiglia. Si tratta di immigrati provenienti da Pesaro, in Italia già da cinque mesi. L'arrivo non era stato annunciato ed ha colto di sorpresa tutti, istituzioni municipali comprese.

Qui a Rocca Cencia i residenti raccontano di aver partecipato alle proteste contro il trasferimento di rifugiati al centro Di.Ma. di Torre Angela. "Ci hanno preso in giro", racconta Giancarlo. "A Torre Angela hanno assicurato che non sarebbero arrivati, ma in realtà sapevano benissimo che li avrebbero portati qui". E a confermare l'indignazione del cittadino c'è la dichiarazione di un'impiegata della cooperativa Eta Beta che a Vincenzo Bisbiglia de Il Tempo ha dichiarato: "Il loro arrivo era già previsto da tempo, di più non possiamo dirvi". Il centro di Borgata Finocchio faceva quindi parte della lista di strutture già individuate dall'assessore alle politiche sociali Cutini e tenute volutamente nascoste nel corso della riunione del 23 luglio scorso, fatto questo che aveva spinto il presidente del municipio ad abbandonare il tavolo.

Ma a rendere incandescente la situazione è l'arrivo, sempre al confine con il VI municipi, di altri 60 migranti. Per loro l'alloggio è stato trovato in via di Vermicino, nel territorio ricadente nel comune di Frascati. E proprio dal comune dei Castelli arriva la spiegazione: "La Prefettura ci ha comunicato la decisione di collocare 60 richiedenti asilo nella nostra Città - dichiara il sindaco di Frascati Alessandro Spalletta - È chiaro che non siamo in presenza di migranti per ragioni economiche, ma di migranti forzati, che seguono un programma di protezione internazionale, dati i rischi che hanno corso, e corrono tuttora nei loro Paesi di origine le loro famiglie. Siamo in costante contatto con Cosimo Zurlo, responsabile nazionale della Casa della Solidarietà, il consorzio di cooperative sociali che gestisce anche il Centro di Vermicino, in convenzione nel Complesso delle Suore Missionarie di Gesù Lavoratore, che ringrazio, per monitorare e tenere sotto controllo la situazione". (TUTTI I DETTAGLI)

Qui, nel municipio delle Torri, secondo i dati forniti dal presidente Marco Scipioni, si concentra il 60% dei rifugiati ospitati a Roma. Anche per questo il minisindaco si era opposto ad ulteriori arrivi, attaccando duramente l'amministrazione capitolina, con l'assessore Cutini in testa.  

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