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Castelverde Ponte di Nona / Via Madre Teresa Napoli

Castelverde B4, deserta la prima battuta dell'asta: "La nuova giunta continua la vecchia politica?"

Andata deserta l'asta del 12 luglio, il prossimo appuntamento è fissato per il 23 ottobre. Intanto il sindacato: "La nuova giunta è per il ripristino della legalità o per continuare la vecchia politica?"

E' andata deserta la prima asta per la vendita delle case del piano di zona Castelverde B4fissata per la giornata di martedì 12 luglio, il prossimo appuntamento è rinviato al 25 ottobre. Intanto qui, in via Madre Teresa Napoli gli animi sono ancora molto accesi, a sostegno dei promissari acquirenti anche il sindacato ASIA/USB: "La nuova giunta è per il ripristino della legalità o per la continuità della vecchia politica?".

LA STORIA - Aspettano ancora una soluzione i promissari acquirenti delle case del piano di zona Castelverde B4 che da anni ormai vivono nell'angoscia tra minacce di sgombero e vendita all'asta. Oltre i minacciati accessi dell'ufficiale giudiziario, le case sono state messe all'asta e già nei giorni scorsi diversi promissari acquirenti sono stati contattati dall'agenzia adetta alla vendita che ha chiesto di far visionare gli appartamenti ai futuri acquirenti, minacciando "addirittura l'intervento della forza pubblica". Come una "goccia cinese", l'Odissea dei residenti di via Madre Teresa Napoli continua. Un'Odisse iniziata già nel 2003 quando hanno iniziato a costruire le prime case che avrebbero dovuto realizzare in 18 mesi. Nel 2007, poi, a lavori mai ultimati, iniziano le consegne pur senza utenza. "Nello stesso anno gli eredi del titolare dell'impresa chiedono altri soldi, più del doppio rispetto al prezzo pattuito - come dichiarava un residente a Roma Today - I promissari acquirenti, a questo punto della storia, hanno fatto richiesta di un mutuo agevolato ma "La banca a cui l'impresa si è rivolta erogava solo mutui ordinari". Nello stesso anno, sono state consegnate anche le prime case, ma poi, senza nessuna certezza, i promossari acquirenti hanno sospeso i pagamenti, in attesa di regolarizzazione. Poco dopo, si sono visti recapitare una richiesta di sgombero: "Dopo un pignoramento da parte dell'avvocato dell'impresa, si è innescato il pignoramento della banca che con i promissari acquirenti non ha voluto avere contatti, il tribunale sta portando avanti un pignoramento con i soldi nostri". Da qui poi una serie di sgomberi scongiurati, picchetti dei residenti, richieste di intervento e infine anche una petizione rivolta alla sindaca di Roma, Virgina Raggi, organizzata dai residenti. Intanto la prima asta di martedì 12 luglio è andata deserta.

IL SINDACATO - Un nodo da sciogliere è l'articolo numero 7 del programma del Movimento Cinque Stelle. "All'articolo 7 del programma grillino per la capitale ci si impegnava infatti alla verifica delle convenzioni nei Piani di Zona e, in caso di violazioni, alla applicazione delle sanzioni con la conseguente revoca delle convenzioni stesse - fanno sapere da ASIA/USB - Ma l'asta per la vendita degli immobili abitati dagli inquilini del Piano di Zona Castelverde è andata deserta, nella totale assenza del Comune di Roma". Da qui, quindi: "Dalle prime mosse sui Piani di Zona, la linea dell’assessorato all'Urbanistica della nuova Giunta di Roma Capitale appare in netto contrasto con il programma presentato dal Movimento 5 Stelle, che in campagna elettorale proponeva di risolvere questa emergenza abitativa con i dovuti controlli, non eseguiti dalle precedenti amministrazioni".

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