“Siamo in piena pandemia, abbiamo chiesto di avere acqua potabile ma nessuno ci ascolta”. Torna più disperato che mai il grido di aiuto dalla periferia est di Roma. Siamo a Castelverde B4, nelle abitazioni del piano di zona in via Madre Teresa Napoli dove i lavori mai completati continuano a creare disagio agli abitanti della zona. Da giorni, ormai, dai rubinetti fuoriesce acqua e terra: chi vive qui chiede solo il rispetto dei propri diritti, in primis del diritto alla salute. 

Acqua e terra dai rubinetti 

Una lettera di denuncia inviata a tutti gli organi comunali e municipali non ha sortito gli effetti sperati. “Dal Movimento Cinque Stelle, il gruppo di maggioranza che potrebbe intervenire all’istante tace – ha detto ai nostri taccuini Giusy Rotunno, presidente del comitato “Cerquete 2003” nato proprio per denunciare le mancanze del piano di zona Castelverde B4 – Solo dalle opposizioni abbiamo avuto dei segnali”. In campo sono scesi i gruppi di Fratelli d’Italia (con un’interrogazione), il PD e Sinistra XRoma Fassina sindaco con richieste di intervento urgente. 

Le richieste degli abitanti del piano di zona

Semplici, chiare ed essenziali le richieste che gli abitanti del piano di zona hanno presentato al Comune: un allaccio provvisorio condominiale ad uso cantiere: “Ci impegniamo a pagare le bollette secondo le modalità che il Comune decide di adottare – ha proseguito Rotunno – Ma vogliamo poter utilizzare dell’acqua potabile soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria”. Attualmente, chi vive nel piano di zona utilizza acqua di pozzo: “Non ne possiamo più, qualcuno deve intervenire” ha concluso la presidente del comitato.