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Castelverde Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti

Il municipio vota il 'no' all'ecodistretto di Rocca Cencia: "Ci troveranno con le pietre ad accoglierli"

Dito puntato contro Comune e Regione: "Uno schiaffo alle esigenze dei cittadini". A proporre l'ordine del giorno il Movimento Cinque Stelle

Il VI municipio dice 'no' all'Ecodistretto di Rocca Cencia. Dopo le proteste di Primavera e l'annuncio della posa della prima pietra da parte del Campidoglio, arrivano gli atti ufficiali con cui via Cambellotti dice no al progetto. E' stato infatti approvato all'unanimità l'ordine del giorno che chiede 'la rinuncia al progetto dell'impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti organici, biodigestore, previsto nel polo impiantistico di Rocca Cencia; la bonifica degli impianti esistenti; l'istituzione di un tavolo permanente che vigili sulla realizzazione dei punti precedenti; consentire la partecipazione del Municipio VI Roma delle Torri alla conferenza dei servizi indetta dalla Regione Lazio'. 

A battersi per il consiglio straordinario è stato soprattutto il gruppo pentastellato del municipio delle torri, Fabio Tranchina e Veronica Mammì: "Questo consiglio è un atto dovuto che però arriva tardi - ha esordito Tranchina, portavoce dei grillini - Ne abbiamo fatto richiesta a marzo". Sull'emergenza rifiuti ha più volte sottolineato l'importanza delle "videocamere mobili per contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti". E sui miasmi provenienti da Rocca Cencia aggiunge: "Costringono i cittadini a chiudersi dentro casa e questo comporta un abbassamento della qualità della vita". Sull'assenza delle istituzioni capitolina e regionale, Tranchina ha asserito: "E' uno schiaffo a quello che il territorio chiede e alle esigenze dei cittadini". 

Dalla maggioranza c'è chi ora, forse slegato da diktat del Campidoglio, ha scelto di votare, un ordine del giorno che in allegato trova alcune richieste precise, come 'vigilanza dei terreni sequestrati e verifica da parte dell'Arpa, campionatura delle acque circostanti, centralina di controllo per la qualità dell'aria, coinvolgimento dell'università Tor Vergata per attività di monitoraggio degli odori, coinvolgimento dei dipartimenti mobilità di Regione Comune per analizzare i flussi del traffico, la verifica della sostenibilità dell'inquinamento acustico e la verifica dei presupposti per l'avvio di un'azione legale da parte dell'avvocatura capitolina e di ogni altra istituzione competente per eventuale violazione dell'articolo 674 del codice penale per molestie olfattive'. 

Con questo atto forte, ora gli occhi sono puntati sulla posa della prima pietra prevista per il 30 novembre prossimo

"Troveranno con le pietre anche noi - dichiarano dal comitato di quartiere Tor Bella Monaca - finalmente, per la prima volta ci sentiamo più rappresentati, ora è necessario che il municipio si faccia portavoce". In rappresentanza del QRE, Antonio Imperiale: "Se questo consiglio fosse stato fatto prima ci saremmo sentiti meno soli - poi ha continuato - questo territorio soffre da tempo, ha già dato - e rivolgendosi al consiglio ha specificato - Voi siete stati eletti dai cittadini e dovete farvi portavoce delle loro esigenze". Ad esprimere rammarico per gli assenti, anche Pasquale Gidaro, presidente della Commissione Ambiente che ha sottolineato l'importanza della salute dei cittadini e Marco Argenti, presidente della commissione commercio che ha dichiato: "Perchè Comune e Regione non ci hanno messo la faccia?". 

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