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Parco nazionale dell'agro romano, consegnati i documenti al Ministero dell'Ambiente

Dopo la conferenza di servizi che ha visto la costituzione del comitato tecnico scientifico, la documentazione del progetto è stata consegnata al Ministero dell'Ambiente

Vanno avanti a ritmo serrato le procedure per l'istituzione del Parco Nazionale dell'Agro Romano. Dopo la costituzione del comitato tecnico-scientifico avvenuta nei giorni scorsi nei locali del Municipio Roma VI delle Torri, oggi gli atti sono stati depositati presso il gabinetto del Ministero dell'Ambiente. 

Nato da un'idea del QRE (Quartieri Riuniti in Evoluzione), il progetto prevede la tutela del patrimonio storico archeologico e ambientale di alcuni territori che rientrano nel perimetro delle Torri. Un'area protetta, dunque, che ingloba al proprio interno la valle degli acquedotti, il sistema delle torri che ha il vertice nell’Acqua Raminga, borghi, torri e castelli, città e ville romane e rinascimentali, templi e acropoli. 

Dopo una prima conferenza di servizi, che si è svolta sempre presso i locali di viale Cambellotti, a cui hanno preso parte cittadini, istituzioni e ambienti accademici, che ha visto la costituzione del comitato che si occuperò di seguire l'intero iter del progetto, questa mattina, l'architetto Andrea De Carolis, tra i responsabili del porgetto, ha consegnato la documentazione prodotta fino ad ora al Minisetero dell'Ambiente. 

"Sono stato ricevuto dallo staff di direzione responsabile per la materia - spiega De Carolis a margine dell'incontro - abbiamo concordato la necessità di proseguire anche l'iter tecnico approfondendo le tematiche relative alla flora e alla fauna". Poi prosegue: "Infatti nella zona sono presenti delle peculiarità assai rare". Infine, conclude: "Si arriverà ad una legge di "reperimento aree" ad hoc che stabilirà anche i flussi finanziari necessari".

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