Non c’è ancora una data ma la riapertura del ponte Osa al traffico veicolare, seppur a senso alternato, potrebbe essere vicina. Ad oltre 40 giorni dalla chiusura della struttura, dovuta alla presenza di una voragine larga circa due metri, arriva l’annuncio dal Campidoglio. In barba alle ipotesi prospettate fino ad ora, come quella di collocare un ponte militare per bypassare il danno, l’assessora Gatta durante l’assemblea capitolina ha commentato: “La commissione stabili pericolanti ha proceduto ad effettuare delle prove di carico in questa settimana: la buona notizia è che il ponte, nella parte di carreggiata non interessata dal cedimento, è stato certificato carrabile anche al traffico veicolare questa mattina. Quindi si può riaprire a senso unico alternato”.

I quaranta giorni di passione a Roma Est

Giorni difficili per gli abitanti dei quartieri situati a ridosso del ponte Osa, nella estrema periferia Est del Municipio Roma VI delle Torri: l’apertura di una voragine lo scorso 5 aprile ha determinato la chiusura della struttura. Un evento che ha avuto ripercussioni di non poco conto sulla quotidianità dei residenti, traffico, disagi e difficoltà lavorative per le attività commerciali della zona. Tante le rimostranze dei cittadini che a più riprese hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti della gestione dell’emergenza, già perché qui in tanti hanno gridato all’emergenza: tutti i gruppi consiliari all’opposizione ad esempio. Per FdI, Pd, e Lista Marchini la soluzione giusta sarebbe stata la somma urgenza; per il Municipio invece la soluzione sarebbe stata il ponte militare: un condizionale d’obbligo perché stando alle ultime dichiarazioni dell’assessora capitolina Gatta forse non ci sarà nemmeno bisogno dell’installazione del ponte Bayle. Intanto sono state effettuate le prove di carico. 

“Il ponte Bailey? Potrebbe non essere necessario”

“Ringrazio il dipartimento Simu e tutti quelli che hanno contribuito: è stata già affidata la progettazione delle opere di ripristino che per essere avviata aveva bisogno di queste analisi di stabilità. Da oggi- ha annunciato Gatta- possono partire le opere dei progettisti per calcolare le opere necessarie a ripristinare l'intera carrabilità del ponte. Noi abbiamo pensato anche alle alternative e adesso faremo un po' di valutazioni, perche' come pubblica amministrazione dobbiamo anche valutare il corretto rapporto costo-benefici, cioe' contemperare l'interesse pubblico e la spesa pubblica, cioè la legittimità della spesa. Dobbiamo verificare se è ancora necessario mettere un ponte bailey o similari oppure procedere per un periodo con la sperimentazione di traffico a senso unico alternato, poichè anche il ponte bailey ha la stessa limitazione, ovvero può essere percorso a senso unico alternato a 20 chilometri orari".