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Castelverde Ponte di Nona / Via Madre Teresa Napoli

Piano di zona Castelverde B4: Berdini e il M5s promettono e basta. Sequestrati 4 appartamenti

Sono stati messi i sigilli a quattro appartamenti del piano di zona di Castelverde B4 nella mattina di mercoledì 11 gennaio. Non si sono registrate tensioni

Due blindati delle forze dell'ordine, poliziotti in borghese, il commissario, l'ufficiale giudiziario e un fabbro. E' stato questo il risveglio dei promissari acquirenti del piano di zona Castelverde B4 nella mattina di mercoledì 11 gennaio quando la forza pubblica ha apposto i sigilli a quattro appartamenti.

I promissari acquirenti: "Non è venuto nessuno delle istituzioni, ci hanno lasciato soli perché non siamo in campagna elettorale". Il sindacato Asia-Usb: "Nonostante le promesse fatte in campagna elettorale la fanno ancora da padrone gli interessi degli speculatori e delle banche".

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Non ci sono stati particolari momenti di tensione, nella mattina di oggi, mercoledì 11 gennaio, in via Madre Teresa Napoli, ma rabbia e delusione l'hanno fatta da padrone. Si perché i promissari acquirenti avevano riposto speranza e fiducia nelle istituzioni, in particolar modo nelle parole dell'assessore Paolo Berdini che nel mese di ottobre aveva annunciato l'inizio del processo per la revoca delle concessioni. Invece, nulla di fatto. Questa mattina, alle ore 7.00 circa, il "convoglio della giustizia" è arrivato alle case del piano di zona di Castelverde pronto a mettere i sigilli agli appartamenti e così è stato. Quattro gli appartamenti posti sotto sequestro "vuoti ma non liberi" hanno voluto precisare i promissari acquirenti che, mai come ora, si sentono completamente abbandonati.

I PROMISSARI ACQUIRENTI - E' una di loro, Giusy Rotunno, a raccontare quanta rabbia c'è, quanta indignazione: "Non abbiamo fatto resistenza - ha commentato - ci hanno detto di stare tranquilli che per oggi a noi non sarebbe accaduto nulla". Sono stati quattro gli appartamenti a cui sono stati messi i sigilli: "Sì, si tratta di appartamenti vuoti ma non liberi - ha proseguito Rotunno - i promissari acquirenti hanno versato per queste case intorno ai 100mila, 150mila euro, due sono vuoti perché non hanno avuto la consegna delle chiavi della società, per gli altri due i promissari acquirenti sono andati via". A questo ha aggiunto: "Perché i villini e gli appartamenti della società non sono stati toccati?". Inevitabile poi l'amarezza: "Qui non si è visto nessuno delle istituzioni, ne del Municipio ne del Campidoglio, non si vota e quindi ci hanno lasciato soli, eppure chi sta ora al governo della città ha fatto di questo uno dei punti di forza della campagna elettorale". Rotunno ha concluso: "Abbiamo dato mandato all'avvocato Perticaro di procedere con una denuncia penale per omissione di atti d'ufficio".

ASIA-USB - Insieme ai promissari acquirenti, come altre volte, anche nella mattina di mercoledì il sindacato Asia-Usb è sceso in campo. "Questo fatto grave smentisce clamorosamente le affermazioni dell'assessore Berdini che aveva annunciato pubblicamente l'avvenuta revoca delle concessioni, come previsto dalla convenzione firmata dal Comune di Roma, lasciando credere a tutti gli inquilini che l'amministrazione pubblica finalmente aveva optato per il ripristino della legalità", ha commentato Angelo Fascetti.

"Le 27 famiglie sono ricadute improvvisamente nel vortice dell'insicurezza e dell'incertezza, anche in vista del prossimo avvicinarsi della data del 24 gennaio, giorno in cui verranno messi di nuovo all'asta gli alloggi - ha continuato - Sulla pagina Facebook di Asia Usb si può ascoltare la drammatica storia di Vincenzo truffato dai costruttori e abbandonato dalle istituzioni, è la storia di tantissimi abitanti degli oltre 110 piani di zona che a vario titolo sono stati raggirati a Roma e nel Lazio".

Ha poi aggiunto: "ASIA-USB prende atto che nella nostra città, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale dal Sindaco Raggi di discontinuità con il vecchio sistema, le numerose inchieste giornalistiche e televisive, l'inchiesta della magistratura, ancora la fanno da padrone gli interessi degli speculatori e delle banche. Il problema della casa viene affrontato non con l'affermazione del diritto e con l'applicazione della legge, ma ancora una volta solo con sgomberi e sfratti".

Infine Fascetti ha concluso: "AS.I.A.-USB, pur continuando la mobilitazione per ristabilire la certezza del diritto alla casa, presenterà insieme agli inquilini dei piani di zona, tramite l'avv. Perticaro, ancora una denuncia nei confronti dei responsabili del Comune di Roma che hanno omesso e continuano ad omettere l’applicazione della legge".

Intanto il 24 gennaio ci sarà la terza battuta all'asta per la vendita delle case.

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