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Torri Ponte di Nona / Via Francesco Caltagirone

Occupazione a Ponte di Nona, l'allarme dei residenti: "Comune e prefetto intervengano"

Gli occupanti si sono trincerati nello stabile con lamiere, pannelli di eternit, armati di sassi per presidiare giorno e notte gli appartamenti e i residenti non ne possono davvero più.

Il Comitato di Quartiere Nuova Ponte di Nona – Roma Est va giù sempre più duro contro l’occupazione dello stabile in via Cerruti. Ricordiamo che dallo scorso 6 aprile il palazzo, di proprietà di Caltagirone, è stato preso dall’organizzazione “Action” e secondo i residenti della zona, "è diventato un simbolo di anti democrazia".

Il Comitato 'Nuova Ponte di Nona' non usa mezzi termini: "Siamo al medioevo. Non c’è democrazia nell’occupazione, non c’è rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione, ma c’è solo la guerra in mezzo alla giungla per conquistare il territorio e appropriarsene. In situazioni di reale emergenza abitativa, come quella che sta vivendo Roma ormai da qualche anno, aggravata anche dalla crescente disoccupazione, e dalla totale assenza di interventi delle Istituzioni, purtroppo si inseriscono queste organizzazioni che noi non esitiamo a definire illegali”.

Una gestione addirittura “feudale”, come la definiscono: "Fai domanda al feudatario, ed in cambio di voti, facendo campagna elettorale per suo conto, otterrai casa subito  in modo abusivo e poi un domani, forse, la casa popolare. Con buona pace di coloro che da anni sono in lista di attesa, ma non hanno mai avuto minimamente intenzione, per rispetto del prossimo e della legge di occupare una casa. L’assenza dello Stato genera la protezione dei potenti che trovano lavoro e offrono protezione".

La tensione è alle stelle. Gli occupanti si sono trincerati nello stabile con lamiere, pannelli di eternit, armati di sassi per presidiare giorno e notte gli appartamenti e i residenti non ne possono davvero più. Un comprensorio residenziale che si è trasformato da tranquillo contesto urbano a sede di picchetti, assemblee rumorose di “Action” e duri contrasti con i cittadini tanto da far temere sempre più spesso il pericolo di una guerriglia urbana. “L’occupazione ha minato fortemente la sicurezza di tutti, abitanti e occupanti, sia per l’identità sconosciuta di chi abita lo stabile che per la pericolosità dei materiali accantonati, alcuni infiammabili e l’allaccio fai da te alle utenze di acqua e luce, nonché l’utilizzo di bombole per il gas”.

Il Comitato Nuova Ponte di Nona – Roma Est chiede con urgenza l’intervento dell’amministrazione e della prefettura:” Non può essere avvantaggiato chi occupa abusivamente una casa. Nessuno sa ufficialmente chi sono gli occupanti. Probabilmente il più delle volte sono persone realmente bisognose, ma ciò non è assolutamente detto. Certamente sono persone che hanno reali bisogni e sono state utilizzate strumentalmente. È necessario che l’amministrazione intervenga, attraverso un censimento degli occupanti. Deve sistemare in condizioni di legalità e sicurezza le persone che veramente sono bisognose e mandare via da quelle abitazioni le persone che invece non avrebbero alcun titolo e che starebbero approfittando della situazione. Bisogna intervenire per affrontare l’emergenza casa ma anche per dirimere la tensione degli abitanti in via Cerruti che potrebbe sfociare in atti anche violenti”.

Le amministrazioni competenti sono state avvisate e una lettera è stata inviata anche al Prefetto. Ora non resta che aspettare.

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