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Torri Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti

Allarme dal VI municipio: "Da settembre addio alla Termini Giardinetti"

Così il presidente del parlamentino, Marco Scipioni: "Per il nostro territorio una vera doccia fredda. Siamo più che contrari"

E' noto, con l'apertura della tratta Lodi-Pantano della metro C e il conseguente riordino del trasporto pubblico locale, i disagi per gli utenti dei mezzi di superficie non sono mancati. Pensiamo al 105 e a Torpignattara in rivolta. Ora rischia di aggiungersi anche la soppressione della linea ferroviaria Laziali-Giardinetti.

Il caro vecchio trenino, infatti, seppur malandato e spesso in ritardo, costituisce una 'garanzia' per gli utenti che dal centro della città, la stazione Termini appunto, dovevano raggiungere la periferia. Un decisione comunicata al territorio dal presidente del municipio delle Torri, Marco Scipioni, che coglie tutti impreparati.

"Dopo aver partecipato alla riorganizzazione e alla razionalizzazione del trasporto pubblico del nostro municipio con il Dipartimento Mobilità di Roma Capitale e l’Agenzia della mobilità con un lavoro quotidiano condotto congiuntamente, con la notizia della soppressione della Ferrovia Termini-Giardinetti ci è giunta una vera e propria doccia fredda" dichiarano in una nota congiunta il minisindaco e l'assessore Alveti. Un decisione inaspettata: "Non ci si capacita del fatto che la decisione di sopprimere una linea ferroviaria tanto importante sia giunta cosi inaspettatamente", continuano Alveti e Scipioni.

"Siamo contrari alla soppressione della linea - spiega Vittorio Alveti - considerata soprattutto la distanza notevole tra una fermata metro e l'altra, il trenino viene usato ad oggi come integrazione per gli utenti che sono lontani dalle stazioni metro". E su quanto accadrà in tempi brevi spiega: "Dal primo agosto il capolinea della linea ferroviaria sarà il parco di Centocelle e non più Laziali, da settembre, poi, la linea sarà soppressa".

E sulle motivazioni alla base di una scelta non condivisa dall'amministrazione municipale, Alveti azzarda un'ipotesi: "La soppressione della linea ferroviaria potrebbe essere dovuta al fatto che sul trenino salgono molti 'portoghesi', utenti senza biglietto, che con molta facilità eludono i controlli al capolinea - poi continua - forse questo problema con i tornelli della metro non ci sarebbe". Un'ipotesi che però non trova d'accordo lo stesso Alveti che conclude: "Non possono essere i cittadini a pagare le spese di un servizio compromesso a causa di politiche che l'assessorato sta imponendo all'agenzia della mobilità". 

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