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Ponte di Nona Settecamini / Via di Salone

Campo rom via di Salone: “Chiederemo più fondi al Comune”

Lo afferma Daniele Grasso (Pd), presidente della Commissione Servizi Sociali. Entro metà ottobre l'organo effettuerà un sopralluogo al villaggio attrezzato. Si pensa anche ad un tavolo municipale permanente

“Il quadro che è stato disegnato nel corso della seduta di giovedì è sembrato a tutti sconfortante”: Daniele Grasso (Pd), presidente della Commissione municipale Servizi Sociali e Sanità, analizza la situazione del campo rom di via di Salone, oggetto di dibattito giovedì scorso dell’organo istituzionale, alla presenza del comandante della Polizia municipale di Roma, Antonio di Maggio, del comandante del VI gruppo, Giuseppe Bracci, dei comitati di quartiere, della cooperativa Ermes e degli assistenti sociali.

“Vorrei trovare una linea mediana tra la proposta di centro-destra, che affronta la situazione in maniera sicuritaria e l’approccio del M5S, che supera il concetto dei campi rom – spiega Grasso –. Inoltre bisogna ancora valutare se i villaggi della solidarietà siano o meno attuali come modalità di intervento. Sulla questione dei fumi, è intenzione della Commissione ascoltare anche le altre forze dell’ordine, che effettuano in particolare attività di prevenzione. A Salone non è tutta “immondizia”: dietro a questo fenomeno opera un’organizzazione criminale, costituita da un gruppo di rom che maneggiano materiali tossici, come gomma e olio.  daniele-grasso-2

La Commissione intende portare la questione ad un tavolo di concertazione tra l’Amministrazione centrale, la Polizia municipale di Roma, i Servizi sociali e le varie associazioni. La politica può agire in diversi modi: stanziando maggiori fondi per le forze dell’ordine e per le associazioni che gestiscono i villaggi attrezzati e diminuendo, ad esempio, la presenza delle persone attraverso strutture più piccole. 
In particolare, chiederemo al Comune più fondi per gli straordinari della Polizia municipale, perché il campo deve essere controllato e per le indagini in merito alle attività illecite. Voglio precisare che i gommisti, gli elettrauto, i benzinai che forniscono i materiali ai rom sono italiani: quei rifiuti dovrebbero essere smaltiti in maniera speciale. Pertanto gli incendi dolosi rappresentano solo la parte finale di un processo.

L’ex sindaco Alemanno ha portato tutto il disagio in periferia. Tuttavia, questo tema deve essere condiviso da tutta Roma, non solo dai quartieri periferici perché tutti i Municipi se ne devono fare carico. Inoltre, bisognerebbe intervenire anche sul piano nazionale, perché le leggi devono essere inasprite, altrimenti si rischia di sprecare inutilmente risorse e non risolvere i problemi.È nostra intenzione istituire, infine, un tavolo municipale permanente, che si riunisca ogni mese per fare il punto sulla situazione all’interno del campo rom di via di Salone. Entro la metà di ottobre, come è stato già annunciato, la Commissione effettuerà un sopralluogo nel villaggio attrezzato”.

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