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Ponte di Nona Ponte di Nona / Via Don Primo Mazzolari

Ponte di Nona, disoccupati organizzati occupano un nido costruito e mai aperto

Obiettivo della protesta, sostenuta dall'USB, spingere il Comune di Roma ad aprire l'asilo nido di via Mazzolari in grado di ospitare fino a 140 bambini e pronta da anni

I Disoccupati Organizzati, nuovo movimento nato da qualche tempo in alcuni quartieri romani, hanno occupato un asilo nido sito in via Don Primo Mazzolari, a Ponte di Nona. Obiettivo della protesta, sostenuta dall’USB, spingere il Comune di Roma ad aprire la struttura, costruita sul Punto Verde Qualità, in grado di ospitare fino a 140 bambini e pronta da anni. Eppure nella zona ci sono più di 700 famiglie in lista di attesa per iscrivere i bambini negli asili nido.

L'asilo nido di via Don Primo Mazzolari non è l'unica scuola di Ponte di Nona pronta e mai presa in carico dal Comune di Roma. Nell'ultimo consiglio municipale si è infatti discusso il caso di altre due scuole del territorio, entrambe ultimate ma rimaste chiuse per mancanza di fondi. Si tratta degli asili nido di via Luigi Crocco e via Montanago. Opere a scomputo di zone ex abusive destinate a diventare cattedrali del deserto o, peggio, finite preda dei vandali, come è successo ad un altro istituto a Lunghezza, in via Saldini, che ha subito danni per 100 mila euro.  

L’occupazione dei Disoccupati Organizzati prevede un fitto programma di attività per tutto il fine settimana. In particolare un Corso di formazione "per animatori del tempo libero", che si terrà nei locali dell’asilo tra sabato 25 e domenica 26. Nel pomeriggio di sabato è prevista anche un’assemblea con i comitati di quartiere del territorio.
 
Domenica ci sarà l’assemblea  costitutiva dell’Associazione di Promozione Sociale dei Disoccupati Organizzati, che ha già costruito una lista di necessità fondamentali del territorio alle quali si potrebbe far fronte creando posti di lavoro: dalla cura del verde alla manutenzione degli immobili, in particolare delle case popolari; dai rifiuti alla cura delle persone, fino al settore culturale, un ampio spettro di bisogni penalizzati nella periferia romana.
 
Sempre domenica è annunciata la consegna simbolica delle chiavi dell’asilo al Presidente del VI Municipio, a segnalare l’intento di restituire la struttura al quartiere, con l’obiettivo di vedere presto realizzato un nuovo servizio.

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