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Ponte di Nona Collatino

Vuole abortire, ingerisce farmaco e muore: denunciata la figlia

La drammatica vicenda si è consumata nel campo rom di via della Martora, al Collatino. Vittima una donna di 40 anni. Denunciata la figlia 22enne, sospettata di aver aiutato ad ingerire il farmaco. Si cerca il medico che lo ha prescritto

Dramma della povertà e della miseria nel campo nomadi di via della Martora a Roma. Una donna di 40 anni, incinta di 7 settimane, è morta dopo aver ingerito una quantità eccessiva di pasticche di un farmaco che viene usato dalle donne per indurre l'aborto, ma in realtà registrato e prescritto per la prevenzione di ulcere gastriche.

La donna, soccorsa in un primo momento presso  l'ospedale Sandro Pertini, a causa di complicanze sopraggiunte di tipo respiratorio e cardiovascolare è stata successivamente trasportata al Cristo Re, dove è deceduta la scorsa notte.

Gli agenti della polizia di Stato
hanno avviato immediatamente le indagini per individuare chi potesse aver prescritto e successivamente somministrato il farmaco alla straniera. Nella giornata di ieri personale del Commissariato San Basilio ha denunciato in stato di libertà la 22enne figlia della deceduta, per violazione della normativa riguardante l'interruzione volontaria della gravidanza. Infatti sarebbe lei la sospettata numero uno per aver aiutato la madre ad ingerire il medicinale.

All'interno della "baracca" abitata dalla famiglia delle donne, i poliziotti hanno trovato parte di un "blister" che è stato recuperato dagli agenti e che verrà analizzato da personale di Polizia Scientifica al fine di verificarne la corrispondenza con il farmaco ingerito dalla straniera.

Le indagini dei poliziotti però non si fermano qui. Sono infatti in corso serrate investigazioni finalizzate all'individuazione del medico che ha prescritto il farmaco e di chi effettivamente ne fosse il destinatario.
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