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Collatina, dopo i lavori poco è cambiato: “Muoversi resta un incubo”

Ad un mese di distanza dalla fine dei lavori nel tratto via Cicali, via dell'Acqua Vergine, siamo andati a chiedere agli abitanti di Ponte di Nona cosa è cambiato rispetto a prima. Amara e sconfortante la risposta

“I lavori sulla Collatina? Nient'altro che un cerotto sulla ferita e non la cura”. Dopo il rifacimento del tratto di arteria che va da via Cicali a via dell'Acqua Vergine i problemi di traffico per gli abitanti di Ponte di Nona non si sono risolti. Francesco Gargiuoli del Comitato di quartiere ci spiega come l'intervento, per quanto abbia alleggerito un po' le code,  non sia stata la soluzione al disagio che vivono migliaia di automobilisti che al mattino si recano a lavoro.

“Si è leggermente smaltito un po' di traffico ma giusto da via Cicali a via dell'Acqua Vergine”, ci dice, “l'unico tratto asfaltato e allargato finora. Da lì in poi tutto resta come prima. Qualcosa ultimamente è stato fatto non possiamo nasconderlo ma ancora resta moltissimo da fare”. Secondo alcuni in termini di sicurezza, addirittura, la situazione sarebbe peggiorata visto che la strada è ancora senza illuminazione ma al contempo asfaltata e più larga e, quindi, permette a incoscienti guidatori di premere sull'acceleratore senza pensare ai rischi che si corrono.

Nuova Ponte di Nona registra l'arrivo dei primi abitanti nel 2002 ma conta oggi già circa ventimila anime e altre migliaia saranno in arrivo appena chiuderanno i cantieri degli ultimi palazzi.  “La mattina continuo a svegliarmi alle 6 per arrivare in ufficio alle 9”, ci racconta un residente, “guadagno giusto quei dieci minuti di tempo in più rispetto a prima in quel tratto di strada che è più largo ma poi è la stessa cosa”. La Collatina, del resto è utilizzata anche da chi viaggia in auto da Lunghezza, Lunghezzina, Castelverde e quartieri vicini e resta per ora l'unica via di fuga da queste zone.

  La mattina continua a svegliarmi alle 6 per arrivare a lavoro alle 9  
Un'alternativa valida a questa arteria stradale così trafficata non esiste ancora. Per raggiungere il Gra occorre passare da qui. La parallela via di Salone è messa ancora peggio della Collatina in termini di manutenzione e traffico. “Pretendere di andare da via Prenestina è assurdo”, ci spiegano alcuni abitanti di Nuova Ponte di Nona. “Si rischia di metterci il doppio del tempo”. Per raggiungere la Tiburtina, poi, si potrebbe ovviare col passaggio da via di Noale, passando per il polo Tiburtino, ma il risultato non cambia. Resta l'A24 che dal casello di Roma est da la possibilità di raggiungere meno faticosamente la tangenziale e il raccordo anulare. “Tuttavia anche da questa parte la mattina nelle ore di punta si trova traffico”,  aggiunge Gargiuoli. “Resta il fatto che noi a differenza di Settecamini dobbiamo pagare il pedaggio. Per come siamo messi almeno questa agevolazione dovevano darcela”.

A questi problemi di viabilità si aggiungono quelli legati alla carenza di mezzi pubblici. “Abbiamo un solo capolinea provvisorio nel quartiere di un autobus che permette di raggiungere la stazione di Lunghezza”, dice ancora  il componente del Comitato di quartiere, “e  un'altra linea che però passa per via Collatina e dunque incontra lo stesso traffico delle automobili. I treni che portano da Lunghezza a Tiburtina sono squallidi e  il parcheggio davanti alla stazione insufficiente. Avrebbero dovuto pensare una linea metro che  arrivasse sin qui”.

Si spera che le cose presto possano cambiare visto che è in corso la costruzione della bretella che collega l'A24 a via Palmiro Togliatti, inoltre altri lavori sono stati promessi al fine di rendere più vivibile la lontananza dal centro di Roma. Tuttavia prima di vederli ultimati passeranno degli anni. Nel frattempo la gente continua ad arrivare e il traffico ad aumentare. Così molti hanno rinunciato ad aspettare “tempi migliori” e hanno, dopo soli pochi anni dall'acquisto, già venduto casa per spostarsi in zone dove andare a lavoro la mattina non sia un incubo.




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