Via Liberti, la nuova segnaletica ufficiale impone di andare contromano
I residenti: "Uno scempio di una pericolosità devastante. Di chi sarà la responsabilità in caso di incidenti?"
La nuova segnaletica orizzontale in via Liberti, nel quartiere Colle degli Abeti, prevede, per i residenti, la percorrenza di un tratto di strada contromano per far rientro a casa. No, non è una barzelletta ma una triste realtà, scoperta questa mattina dagli abitanti della via che, tra rabbia e ironia, denunciano l'ennesima 'presa in giro da parte delle istituzioni' e ancora una volta, oltre il danno la beffa, sempre in via Liberti, dove problemi urbanistici evidenti creano disagio a chi ci vive ma anche a chi la percorre e dove i cittadini ne aspettano la costruzione da oltre venti anni.
IL CASO - Via Francesco Oliboni, con doppio senso di marcia, ha una segnaletica orizzontale all'incrocio con via Liberti che prevede uno stop sia a destra che a sinistra. Per i residenti che abitano a destra dello stop, nessun problema, il problema si pone invece per chi deve raggiungere la parte sinistra della strada, perché via Liberti che incrocia appunto via Oliboni, ha una segnaletica a senso unico e oltrettutto è una strada chiusa.
"Uno scempio di una pericolosità devastante" - dichiarano i residenti che già questa mattina, a lavori in corso, sono scesi in strada "per protestare in merito ai danni apportati ma in assenza di un responsabile, la risposta dei tecnici è stata quella di realizzare quanto gli è stato commissionato". Inoltre, i cassonetti dell'immondizia sono posizionati in una zona inaccessibile proprio per il senso di marcia e "anche loro saranno costretti ad andare contromano" - asseriscono i residenti. Costretti, dunque, a percorrere oltre 15 metri in senso contrario i residenti del civico 173 si chiedono: "In caso di incidenti, considerato il pericolo che questa segnaletica costituisce, chi avrà responsabilità?". E alla domanda legittima dei residenti, si associa la protesta dei cittadini che proprio in queste ore stanno scrivendo al sindaco di Roma per chiedere di risolvere al problema. "Non siamo nemmeno cittadini di serie c, forse di Lega Pro" commentano con rabbia e indignazione i residenti.
