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"Il Parco dell’Acqua e del Vino di notte è terra di nessuno”

L'appello dell'organizzazione di volontariato "Pro Prato Fiorito Onlus" che si occupa della manutenzione dell'area e offre alla cittadinanza numerosi servizi gratuiti

Sette ettari di Parco con una vigna che aveva, nel 2006, una capacità produttiva di 10 mila bottiglie all'anno di Lazio bianco IGT: il Parco dell’Acqua e del Vino di Prato Fiorito rappresenta un vero e proprio gioiello del VI Municipio, come precisa Anna Maria Forni, segretaria e responsabile dei volontari dell’organizzazione “Pro Prato Fiorito Onlus”, che si occupano della manutenzione dell’area 

“Il Parco è stato inaugurato a novembre 2006: era un ex discarica abusiva che è stata bonificata – spiega Anna Maria Forni –.L’obiettivo dell'intervento era quello creare nel quartiere un centro di aggregazione sociale. Questo è un gioiello del VI Municipio: nel 2006 e 2007 è stato prodotto un ottimo vino e l’annata del 2007 è stata imbottigliata. Dal 2008 si sono dimenticati di questa vigna e dal maggio del 2011 nessuno si occupa più della manutenzione e della cura del Parco. Anni fa, facevamo parte del comitato di quartiere. Nel 2007 ci è venuta l’idea di aprire un centro estivo per bambini e da lì sono partite le altre attività sociali. L’associazione di volontariato si occupa della piazza con l’aiuto dei cittadini: il Parco rimane, nelle ore notturne, sprovvisto di illuminazione perché i cavi elettrici sono stati rubati.​ Senza illuminazione e con i cancelli aperti, il Parco, di notte, è terra di nessuno.​ Sopravviviamo grazie ad erogazioni volontarie da parte dei cittadini ed offriamo servizi gratuiti. Da questo mese, sono iniziati i corsi di ginnastica ricreativa, di internet, di disegno e manipolazione. E, da ottobre, prenderanno il via i momenti di riflessione letteraria, l’aiuto nei compiti ai bambini e le lezioni di inglese. vino-3

Due settimane è venuto a farci visita l’assessore comunale ai Lavori Pubblici e alle Periferie, Paolo Masini. Abbiamo chiesto al Comune di poter aprire e chiudere i cancelli per un periodo limitato di tempo, lo sfalcio dell’erba, esprimendo la volontà di continuare la custodia e la guardania provvisoria e gratuita del Parco. Abbiamo chiesto inoltre all’assessore le autorizzazioni per ripristinare il campo da calcetto, che è stato devastato. Con le nostre forze, abbiamo realizzato il campo di bocce. Siamo riusciti, attraverso il vino prodotto, a ricavare 6700 euro che abbiamo destinato per un progetto in Africa, oltre a sistemare i tavoli e le tettoie del Parco. Infine, abbiamo elaborato un programma per costruire un ‘percorso-vita’ finalizzato alla ginnastica dolce”.

L’organizzazione di volontariato ha indetto alcune giornate per la manutenzione ordinaria del Parco. La prima si è tenuta lo scorso 22 settembre. Le altre due sono state programmate per il 6 e il 27 ottobre. 

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