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Torri Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti

Caso D'Angelo: il presidente Lorenzotti sfiducia il suo assessore

La decisione nella giornata di lunedì. L'oramai ex vicepresidente Pdl indagato nell'ambito dell'inchiesta su Samuele Piccolo

CI hanno provato in consiglio, ma non ci sono riusciti. L'imbarazzo però nelle alte sfere del Pdl era talmente tanto che alla fine il pressing su Lorenzotti ha avuto la meglio. Così il presidente dell'VIII Municipio avrebbe deciso di dare il ben servito al suo assessore, sfiduciandolo. Avrebbe perché l'atto non è ancora ufficiale, ma diverse fonti confermano l'ormai imminente sfiducia. Ezio D'Angelo indagato quest'estate nell'ambito del caso Samuele Piccolo per un presunto finanziamento di 122mila che sarebbe servito per la campagna elettorale dell'ex presidente del consiglio comunale di Roma.

SFIDUCIA - Caso D'Angelo che ha portato il gruppi dei 'Rampelliani' del Municipio Roma VIII delle Torri (Massimo Fonti, Fernando Vendetti ed Emanuele Amici) a dissentire contro la mancata presa di posizione del presidente Lorenzotti con la scelta di non partecipare più ai lavori del consiglio municipale dallo scorso 1 ottobre. Revoca delle deleghe che secondo voci interne al partito sarebbe arrivata nella giornata di ieri con il presidente del Municipio Roma VIII delle Torri che, come da atto dovuto, ha ritirato a sé la seconda delega ad Interim (dopo quella dell'assessorato alle Politiche Sociali che detiene da poco dopo la sua elezione allo scranno più alto della Circoscrizione).

TOTO ASSESSORE - Posti vacanti che aprono una corsa alle poltrone per l'ambito assessorato con i Rampelliani e gli Augelliani in prima fila, con quest'ultimi già forti della presidenza del consiglio del Municipio (Marco Dari) e del vicecapogruppo (Massimo Mancuso) e con i primi favoriti.

 

 

 

 

 

 

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