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Tor Bella Monaca Torre Angela / Via Amico Aspertini

Per il "parco della discordia" di Tor Bella Monaca il municipio vota la sospensione dei lavori

E' stato votato all'unanimità un ordine del giorno per chiedere la sospensione dei lavori presso l'area verde del parco di via Aspertini di Tor Bella Monaca

Un ordine del giorno votato all'unanimità per chiedere al commissario straordinario Tronca la sospensione dei lavori in attesa di capire quali sorti toccheranno all'area verde di via Aspertini dove da qualche giorno è spuntato un cantiere. Intanto, dal centro antiviolenza "Marie Anne Erize", torna la rivendicazione del parco "promesso dal Municipio" lo scorso anno

I capigruppo del consiglio municipale del parlamentino Roma VI, nella mattina di ieri, durante l'assemblea, hanno presentato un ordine del giorno, poi votato da tutti, per chiedere la sospensione dei lavori. In effetti, è stata tanta l'indignazione popolare quando, nel parco di via Aspertini, l'area è stata recintata, in vista quindi di un cantiere. Per ora, dunque, tutti d'accordo nel sospendere i lavori ma di cosa sarà del parco ancora non è chiaro. Al consiglio anche Mario Cecchetti, responsabile del centro sociale di Tor Bella Monaca, che è intervenuto asserendo che "la natura della costruzione deve essere ricercata nel piano regolatore urbanistico approvato dal comune lo scorso agosto e che rientra nel piano regolatore della città di Roma stilato con la giunta Veltroni". 

Stefania Catallo, presidente del centro antiviolenza di Tor Bella Monaca, ha spiegato: "Il direttivo del centro, dopo una prima riunione col presidente del Municipio, Scipioni, era stato poi ricevuto il 30 aprile 2015 dalla commissione urbanistica e ambiente". Continua: "Qui la richiesta di intitolare il parco a Marie Anne Erize, era stata accolta positivamente e verbalmente dal consigliere Paparelli che presiedeva al tavolo, assieme al direttore del municipio Taccioli". Si giunge, poi, alla richiesta: "Successivamente, e' stata protocollata la richiesta formale, alla quale avevano aderito tantissime firme sia dall'Italia che dall'Argentina. Per seguire l'iter istituzionale, era inoltre stata mandata lettera di richiesta sia dal Centro Antiviolenza che dall'ambasciata, al sindaco Marino". Poi conclude: "E ora questa brutta sorpresa. Oltre al danno, anche la beffa". 

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