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A Villa Verde il bar "Futura" è un punto di riferimento da oltre 30 anni

Era il 1986 quando Pietro ha alzato per la prima volta le serrande del suo locale

Quando Pietro e la sua famiglia hanno deciso di aprire un bar a Villa Verde non hanno avuto nessun dubbio: si sarebbe chiamato “Futura”. Era la seconda metà degli anni ’80 e la canzone “Futura” era all’apice del suo successo ed è proprio a lei, uno dei capolavori del cantautore Lucio Dalla, che la famiglia si è ispirata per decidere il nome di quella che sarebbe diventata un’attività punto di riferimento dell’intero territorio. 

Era il 1986 quando Pietro e suo fratello, giunti a Roma dalla Sicilia, hanno alzato per la prima volta le serrande in via Santeramo in Colle. Qualche anno più tardi ad aiutare Pietro nella gestione del locale è arrivata Rossella, sua moglie. Per anni hanno servito la propria clientela in questo spazio fino a quando, alla fine degli anni ’90 l’attività si è trasferita di un civico, sempre sulla stessa via. A raccontare la storia di papà Pietro e mamma Rossella è Luca, uno dei due figli della coppia: “Sono praticamente cresciuto qui – ha spiegato – fin da piccolo, dopo la scuola, venivo sempre ad aiutare i miei genitori e nel tempo ho rubato i segreti del mestiere”. Luca oggi ha 33 anni e trascorre al bar “Futura” la maggior parte delle sue giornate: “Non è facile, sono tanti i sacrifici che si fanno ma soddisfare i nostri clienti per noi è un punto di forza e loro da noi si aspettano sempre il sorriso sulle labbra, oltre che un buon cappuccino”. 

Oltre che bar e tavola calda, di recente il bar Futura è diventato anche caffè letterario: ogni primo giovedì del mese poeti, scrittori e ragazzi, del quartiere come delle zone vicine, si incontrano per discutere di poesia e letteratura. 

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