rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Tor Bella Monaca Torre Angela / Via Amico Aspertini

"Il pane e le rose", l'iniziativa del centro antiviolenza di Tor Bella Monaca

Sabato 4 aprile, le donne del centro antiviolenza distribuiranno pane alle famiglie indigenti del quartiere e nel pomeriggio, all'isola Tiberina, lanceranno fiori nel Tevere per ricordare Marie Anne Erize

Una giornata importante quella di sabato 4 aprile per le donne del centro antiviolenza di Tor Bella Monaca. Le volontarie del centro Marie Anne Erize, riaperto il 20 febbraio dopo un anno di battaglia, nella mattina di sabato 4 aprile, infatti, a partire dalle ore 11.00, saranno impegnate nella distribuzione del pane alle famiglie indigenti del quartiere della periferia Est della Capitale. I prodotti, donati da "Il Gianfornaio", tra i più noti forni della Capitale, saranno distribuiti fino ad esaurimento. Una giornata all'insegna della solidarietà e della commemorazione che vedrà impegnate le donne del centro anche nel pomeriggio. A partire dalle ore 15.00, le volontarie saranno all'isola Tiberina e, insieme al "Grupo de argintonos en Italia por la Memoria Verdad y Justicia", lanceranno fiori nel Tevere per ricordare l'anniversario della nascita di Marie Anne Erize, a cui il centro è intitolato. In questa occasione sarà siglata la lettera da inviare al sindaco di Roma, Ignazio Marino, per chiedere l'intitolazione di una strada alle vittime italiane della dittatura civico militare argentina. Nella stessa lettera, le donne del centro antiviolenza Tor Bella Monaca, chiederanno anche l'istituzione di uno spazio verde alla memoria della desaparecida argentina. 

"Il titolo dell'iniziativa non e' casuale - spiega Stefania Catallo, Presidente del Centro Antiviolenza di Tor Bella Monaca 'Marie Anne Erize' - La nostra attività si svolge su più livelli, così come fu quella che svolse Marie Anne, quello civico, sociale e politico. Si tratta di tre eventi che segnano la necessità di ricordare oggi quello che fu il più tragico colpo di stato dell'Argentina, quando 30.000 desaparecidos, molti dei quali italiani, sparirono nel nulla". E ponendo l'accendo sull'importanza della figura storico-polito-sociale della desaparecida argentina, Catallo continua: "Tante le donne violentate e torturate, tra queste proprio Marie Anne, donna simbolo di un impegno sociale particolare".

Sabato 4 aprile, le donne del centro antiviolenza chiederanno al sindaco Marino, con il loro gesto-simbolo, di intitolare una strada alle vittime italiane della dittatura argentina: "Abbiamo inteso accompagnare così la richiesta che abbiamo effettuato al Sindaco Ignazio Marino, relativamente alla intestazione di un luogo della città di Roma a Marie Anne e di una via alla memoria delle vittime della desaparecion. Tutto cio' proprio una settimana dopo la ricorrenza dell'ascesa al potere di Videla, 39 anni fa. E siccome la memoria va sempre alimentata, siamo convinte che sia necessario ricordare il personaggio di Marie Anne perchè doppiamente vittima, in quanto attivista politica ed in quanto donna."

E sull'importanza del ricordo e del coinvolgimento dello stato italiano in merito all'efferata violenza subita da Marie Anne Erize, Catallo spiega: "L'uomo che la torturò inizialmente, Jorge Olivera, si vantò di averla violentata per primo. Marie Anne pagò per la sua femminilità e per il suo impegno sociale e politico. E questo aspetto va decisamente ricordato, soprattutto per il fatto che lo Stato Italiano ha delle enormi responsabilità nei confronti della scarcerazione e nella fuga di Olivera. Ed è per riscattare anche questa pagina nera che si chiede un riconoscimento ufficiale alle vittime della desaparecion proprio in questa citta'. Siamo sicure - conclude Catallo - che scrivere i versi di Marie Anne sui marciapiedi della capitale sia un primo atto di divulgazione della figura di questa giovane, alla quale il nostro Stato non ha dato giustizia dopo la morte"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Il pane e le rose", l'iniziativa del centro antiviolenza di Tor Bella Monaca

RomaToday è in caricamento