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Tor Bella Monaca Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti

Tor Bella Monaca: il murale di Diamond accende la polemica

Decorato il primo dei sei murales alle palazzine di via Quaglia

I lavori per la realizzazione del primo dei sei murales a Tor Bella Monaca sono stati avviati e completati durante la scorsa settimana. E così in breve tempo su una delle facciate delle palazzine Ater del comprensorio R8 è comparso il primo disegno a firma di Diamond, noto street artist già impegnato in altri lavori tra le strade del quartiere in tempi passati (qui il video della realizzazione). L’immagine però, oltre l’aspetto soggettivo della bellezza in senso stretto, ha acceso più di qualche polemica oltre che dare colore in una totalità di grigi. E non è escluso che il “murale della discordia” possa finire anche in commissione controllo e garanzia del Campidoglio. Ma andiamo con ordine. 

Il progetto, del valore di 32mila euro, è stato curato dalla fondazione 999 Contemporary e rientra nell’ambito dell’Estate Romana. Prima del via ai lavori di rigenerazione urbana che sul territorio hanno trovato supporto in Mario Cecchetti come responsabile del centro sociale di largo Mengaroni, si è svolta un’assemblea pubblica per condividere con i residenti i “bozzetti” che sarebbero poi diventati murales. E qui è nato il primo intoppo: “Una modalità di azione completamente sbagliata, invece di organizzare l’assemblea al centro sociale si sarebbe dovuta tenere nella sala del consiglio, dove tutti dovevano essere invitati – ha commentato Nicola Franco, capogruppo di Fratelli d’Italia a viale Cambellotti – comprese le istituzioni”. Franco ha puntato il dito proprio su questo: “Non è possibile che un progetto come questo non venga condiviso con le opposizioni municipali e che ne restino all’oscuro, non solo scorrettezza istituzionale ma si parla del territorio e noi ne siamo parte – ha aggiunto – faremo una commissione trasparenza in Municipio e abbiamo già chiesto la convocazione di una commissione controllo e garanzia in Campidoglio”. Sui fondi: “Vogliamo vederci chiaro, vogliamo sapere chi ha autorizzato cosa”.  Anche il PD ha contestato le modalità di svolgimento: “Non voglio sindacare l’opera ma voglio capire quale iter è stato seguito e perché in Municipio non se ne è parlato”.

Toni più accesi quelli di Valter Mastrangeli (Lista Marchini) tra i primi “contestatori” dell’opera di Diamond: “Chiederò la cancellazione immediata, un murale cupo, uno sfregio alla nostra periferia, un pugno allo stomaco che trasmette un messaggio inquietante – ha aggiunto – Abbiamo bisogno di scene colorate che mettano allegria non di una donna con il coltello puntato alla gola”. Dario Nanni (gruppo Misto): "Ci sono cose ben più importanti di cui un'amministrazione dovrebbe occuparsi. In particolare in un Municipio come il nostro, ultimo come servizi resi ai cittadini, invaso da topi e rifiuti e con l'emergenza con le scuole preda di ladri e balordi, questo murales mi sembra un passatempo.“ 
Anche il comitato Roma Est ha sollevato il proprio dissenso rispetto all’opera e al significato: “Un’immagine violenta – ha commentato Emanuele Licopodio, il presidente – rappresentata a poche centinaia di metri dal luogo in cui è avvenuto un femminicidio. Qual è il senso che si intende far passare con questo disegno?” Non solo: nel giro di poche ore, alla velocità di un passaparola, in molti hanno contestato anche l’originalità dell’opera: l’immagine ritratta sulla facciata della palazzina dell’R8 è la copertina dell’album “7 vizi Capitale” del cantautore romano Piotta realizzata da Diamond, la canzone è stata utilizzata poi come sigla della serie Suburra prodotta da Netflix. E a molti, l’assonanza Suburra/Tor Bella Monaca non è piaciuta. 

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