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Il Pd di Scipioni scrive a Renzi: "Migliore ha instaurato un clima antidemocratico"

"Chiediamo l'azzeramento delle nomine eseguite da Migliore e un incontro chiarificatore con il premier Renzi"

Dopo gli ultimi avvenimenti accaduti nei locali del Municipio Roma VI delle Torri, dalla richiesta di dimissioni al presidente Scipioni, per arrivare poi alla mozione di sfiducia firmata da cinque consiglieri PD, riconosciuti poi da Migliore (sub commissario del partito alle Torri) come gruppo ufficiale del Partito Democratico, gli altri - quelli che stanno con il presidente -  chiedono un incontro al premier Renzi. E per 'altri' si intendono tutti quei consiglieri che, ad oggi, senza aver ricevuto comunicazione di espulsione dal Partito, si sentono ancora all'interno di questo. 

"Consiglieri e assessori PD del VI Municipio chiedono urgente confronto al segretario Renzi e a tutti i vertici del Pd di Roma e Lazio affinché siano ripristinate le regole democratiche all'interno del Partito e siano azzerate le nomine calate dall'alto da Migliore", scrivono in una nota diffusa. "A voi che siete i rappresentanti politici del nostro partito, - si legge in una lettera indirizzata in primis al segretario Matteo Renzi - noi consiglieri ed assessori municipali del PD del VI Municipio vogliamo rendere note le circostanze dolorose che stanno portando allo sfacelo il nostro territorio". Da qui, poi, la polemica contro l'operato di Gennaro Migliore. "La gestione del sub commissario con la formulazione di diktat che hanno inteso soltanto dividere noi consiglieri, la sua irrazionale pervicacia nell’esigere le dimissioni del presidente Scipioni, senza alcun motivo, regolarmente eletto, la sua insistenza nel voler cambiare i rappresentanti del coordinamento territoriale nello sforzo evidente di favorire vecchi potentati, stanno di fatto annichilendo il partito di questo ambito".

Poi, l'indignazione del gruppo: "Noi, consiglieri eletti secondo le leggi democratiche di questo Paese, abbiamo a cuore il futuro del PD, un futuro per il quale tutti i giorni esercitiamo un’attività volta al miglioramento del benessere collettivo. Per questo motivo, siamo indignati ma altresì ancor piu’decisi a far valere tutte le nostre ragioni affinchè si riporti la situazione alla normalità". Ma cosa intendono i rappresentanti municipali del partito per normalità? "Ovvero, si azzerino le nomine eseguite ora per ordine del sub commissario, e si riparta da un confronto dialettico basato su atti e non su prese di posizione assai singolari e dittatoriali. Chiediamo dunque - concludono - un incontro chiarificatore nei tempi più rapidi al fine di ripristinare le più elementari regole di confronto all’interno del partito."

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