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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Tor Bella Monaca Tor Bella Monaca / Via dell'Archeologia

Brumotti a Tor Bella Monaca: i rapper rispondono all'inviato di Striscia

"Qui con la bici ci caschi, invece di impennare con la polizia aiuta sti ragazzi a togliersi dalla via". Rapper a rapporto a Tor Bella Monaca per rispondere all'incursione dell'inviato di Striscia la notizia

Che il servizio girato in via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca da Vittorio Brumotti nei giorni scorsi, andato in onda la sera di martedì durante la trasmissione Striscia la notizia, avrebbe fatto discutere è apparso subito chiaro. Ma che addirittura l’incursione delle telecamere Mediaset si sarebbe trasformata in musica non era poi così scontato. “Non ci schieriamo dalla parte del crimine ma vorremmo che personaggi così conosciuti portassero qualcosa di costruttivo al quartiere”. A parlare è Aurel, un giovane ragazzo di Tor Bella Monaca di 34 anni cha da quando ne aveva 13 fa il rapper e insieme ad altri appassionati del genere ha fondato anche il gruppo Nuova Roma che raccoglie rapper da tutta la città. Lui, ha chiamato a rapporto tutti i “colleghi” e nella notte di domenica all’interno del parcheggio adiacente il liceo Amaldi ha girato il video della canzone “Pupazzo”.

Nel pomeriggio di sabato, prima che il servizio di Brumotti che ha portato all’arresto di una pusher in via dell’Archeologia fortino della droga andasse in onda, abbiamo pubblicato alcune delle reazioni dei residenti della via. Tutti, in buona sostanza invitavano Brumotti ad andare altrove, tra tutti: “Vai a lavorare imbecille” e poi “Giusto, non ci rompere i c****” e ancora “Perché non impara a farsi i c*** sua?”. Tra i vari commenti anche qualcuno che provava a spiegare le cose andando oltre le apparenze: “Indagassero bene perché se c’è la piazza di spaccio di chi è la colpa? La vera colpa? Senza sparare a zero su chi ci vive e ci sopravvive”. (QUI IL LINK)

Le reazioni non si sono fermate e hanno tentato un approccio costruttivo nelle ore seguenti. “Ho ricevuto da alcuni ragazzi del quartiere messaggi e storie su Instagram in cui mi veniva raccontato l’episodio, allora ho deciso di pubblicare un sondaggio in rete riguardo l’incursione di Brumotti e ho ricevuto pareri discordanti” ha spiegato ancora Aurel. In un clima più da social che da vita reale, l’inviato di Striscia è stato taggato, come chiamato in causa, e ha iniziato a rispondere prima in privato poi con la pubblicazione di storie: “In cui ci prendeva in giro – ha proseguito il rapper – ho chiesto a lui un confronto privato, di persona ma non è stato possibile e così ho deciso di rispondere in musica”. È nata da qui la traccia “Pupazzo” che in 24 ore ha visto la luce.“Vuoi parlare di disagio ma non sei un giornalista, sei solo di passaggio” e ancora “I bambini rischiano, famiglie soffrono e tu non ne sai un ca**o, bambini sotto i palazzi dove non vengono i taxi, qua con la bici ci caschi, invece di impennare con la polizia, aiuta sti ragazzi a levarsi dalla via” sono alcuni dei contenuti della canzone che il rapper di Tor Bella Monaca, insieme a ragazzi provenienti da tutta Roma ha dedicato a Brumotti.

Alla base della canzone un “credo”: “Noi pensiamo che la sua azione non porti a niente di costruttivo, non ci schieriamo con il crimine ma pensiamo che tutta questa visibilità dovrebbe utilizzarla per qualcosa di costruttivo, perché non montare una struttura dove insegnare ai ragazzi del quartiere ad andare in bmx?” ha concluso il rapper. Aurel, come molti altri abitanti di Tor Bella Monaca non accetta l’idea che il quartiere balzi sempre agli onori della cronaca per fatti criminosi, anche lui come tanti vorrebbe che il quartiere diventasse come tante altre periferie della Capitale meno abbandonate.

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