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Tor Bella Monaca

Tor Bella Monaca, Alemanno contestato fuori e dentro l'Auditorium

Temono future colate di cemento, denunciano il deserto dei servizi, immaginano l'affollamento di un quartiere nuovo di zecca e, di conseguenza, di esserne allontanati, dispersi. Il sindaco prova a rassicurarli con un referendum

“Ci sbatteranno a San Vittorino agli ovili...”, “ il cemento... ci riempirete di cemento”, “dove costruirai le nostre case, sindaco...?”. Ha dovuto far fronte ad una forte contestazione il Sindaco Alemanno. Ad attenderlo a Tor Vergata un folto gruppo di cittadini, contrari al progetto di ricostruzione / riqualificazione di Tor Bella Monaca.

RICHIESTA
- I manifestanti chiedevano garanzie sul progetto che prevede la costruzione di nuove abitazioni per le migliaia di persone che abitano nelle 14 torri del quartiere alla periferia sud-est di Roma. A Tor Vergata è attesa anche la presidente della Regione del Lazio, Renata Polverini.

ALEMANNO
– Dopo un ingresso problematico nell'Auditorium, Alemanno ascolta tutti, dando la parola soprattutto a chi lo contesta e alla fine promette un referendum. A chi teme colate di cemento e speculazioni edilizie Alemanno contesta: “Ma chi l'ha fatta Tor Bella Monaca? L'arcangelo Gabriele? Tor Bella Monaca è esattamente il frutto della speculazione edilizia”. Ed aggiunge poi: “Avete tutti questo terrore del cemento, ma non capite che il cemento non verrà usato. Abbiamo chiamato Leon Krier proprio per questo, l'architetto che come avete sentito userà solo laterizio". "E i prati che circondano le torri che fine faranno? Se delle casette su 3 piani devono sostituire palazzi di 15 è chiaro che lo spazio verde verrà sacrificato" incalza una cittadina durante il dibattito. "Quello che lei signora chiama "spazio verde" non è altro che un'estensione incolta di erba fatiscente, luoghi in cui si consumano reati e in cui stazionano i drogati" risponde con una certa irritazione il primo cittadino, e aggiunge "quello che proponiamo piuttosto è un vero e proprio parco curato con giochi per i bambini che circonderà le nuove case".

A chi invece gli fa presente che a Tor Bella Monaca il problema è che “non c'è un servizio sociale a misure delle esigenze e che il disagio è dilagante" il sindaco risponde: “15 milioni svincolati subito dalla Regione, saranno usati appunto per questo, per garantire il funzionamento dei servizi base". E i posti di lavoro? "Senza occupazione si resta fermi allo stesso punto. Non ci sono interventi che tengano se non aumentano gli impieghi" fanno notare i residenti presenti in aula, che ben conoscono il fantasma di una disoccupazione che congela ogni progresso. E il sindaco li blocca: "non a caso abbiamo scelto un tipo di edilizia ad alta intensità di lavoro che offrirà nuove possibilità ai vostri figli".

GLI ABUSIVI Un altro nodo critico riguardo il tema degli abusivi. Che fine faranno coloro che da anni abitano a Tor Bella Monaca occupando gli alloggi popolari? "Ci sono intere famiglie che si sono battute in modo onesto per un tetto ma che non sono rientrate nelle graduatorie, di loro che ci dice sindaco? è disposta la Polverini a fare una sanatoria? Glielo volevo chiedere ma se n'è andata. Altrimenti è tutto inutile, la gente si ritroverà per strada" insorge un cittadino. "L'impegno dell'amministrazione è quello di non lasciare nessuno senza un tetto. Anche gli abusivi avranno una casa come gli altri assegnatari, ovviamente con delle misure aggiuntive che evitino ingiustizie." risponde ancora una volta il sindaco, e aggiunge "non è necessaria una sanatoria, esistono procedure più semplici applicabili a livello contestuali che riguarderanno solo i cittadini del quartiere di Tor Bella Monaca".

FUORI ROMA? - A chi teme di essere spostato fuori Roma, la risposta è che la costruzione avverrà per tasselli, ripopolando lo spazio delle torri. Forti perplessità riguardano il reperimento delle risorse: "chi vi ha dato i soldi? E soprattutto perchè fate prima le case per i privati e poi quelle per chi ne ha davvero bisogno?" chiedono i presenti e Alemanno risponde: "Mi chiedete dov'è il trucco? Ci vuole un miliardo di euro per riqualificare Tor Bella Monaca, per costruire il primo lotto, ci vogliono 291 milioni. Ovviamente non ce li abbiamo. Perciò questo progetto si deve autofinanziare".

Grazie agli investimenti dei privati e alla vendita successiva di molte abitazioni del futuro quartiere che unirà ricchi e poveri. Affiancare un'edilizia di mercato alle case popolari, oltre alla questione del finanziamento, ha come obiettivo, a detto del sindaco, la riqualificazione sociale del territorio: "evitare i quartieri "ghetto" monotematici e sostituirli con realtà dinamiche che mescolino fasce sociali diverse e arginino il più possibile il problema dell'emarginazione".
 

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