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Teatro di Tor Bella Monaca: ecco gli imperdibili appuntamenti del weekend

Domani sera sul palco Riondino incontra Senesi: 30 anni di storia patria attraverso disegni di Vauro, parole, immagini. E domenica, alle 17:30, torna l’“Immaginaria Commedia” del grande Duccio Camerini

Un fine settimana di grandi appuntamenti al Teatro di Tor Bella Monaca: domani, 8 marzo, alle 21, David Riondino incontra Vauro Senesi con “Il rancoroso. Conversazione con figure”. E domenica, alle 17:30, torna sul palcoscenico del teatro un testo di grande intensità prodotto dalla Casa dei Racconti, scritto e interpretato da Duccio Camerini e Alfonso Sessa, l’“Immaginaria commedia”. La regia è di Duccio Camerini, le musiche di Alchimusika, le luci di Alessio Manuali. Per prenotazioni e informazioni, contattare il numero 06 2010579 (biglietto intero 10 euro, ridotto 8).

vauro-2DOMANI, “IL RANCOROSO. CONVERSAZIONE CON FIGURE” - Trent’anni di storia patria attraverso disegni, parole, immagini di Vauro. Recentemente in televisione, Vauro è stato definito “rancoroso” da Briatore, noto maitre a penser col quale, in uno scontro tra titani, ha incrociato le armi. Il termine gli è piaciuto e diventa il titolo di questa conversazione con figure: nel senso che conversando con l’autore, Vauro appunto, proietteremo le immagini delle sue vignette da trent’anni a questa parte, che ci ricorderanno passaggi della politica nazionale e internazionale per come furono infilzati dalla matita del Satiro di Pistoia, passando per molte stagioni e molti giornali condivisi o diretti: attraverseremo naturalmente anche episodi della sua produzione come autore di libri (da Kualid che non riusciva a sognare all’ultimo, Storia di una Professoressa) e di video (inchieste per Rai3, lavori per Emergency). E naturalmente anche il Vauro attore, con Veronesi e Riondino, in inediti sensazionali. Riondino, qui nella veste di intervistatore, ci dirà anche lui alcune importantissime facezie dalla sua più recente produzione. Una serata da non perdere o da perdere consapevolmente.

DOMENICA, “L’IMMAGINARIA COMMEDIA” DI CAMERINI - “Attori e Emigranti in fondo appartengono alla stessa pasta di uomini -  ricorda Duccio Camerini - gente che è ovunque e in nessun luogo. Gli attori sono come gli emigranti soprattutto per la speranza e la fame. Fame di tornare e speranza di mangiare. Un giorno, un ragazzino emigrante dentro la sua stessa casa decise di sfamare gli attori, per poi finire sul palcoscenico a imitarli. ascolterete il racconto di un’epoca passata, le avventure di una compagnia di comici italiani con le loro maschere e i loro culi rattoppati, che partono da Napoli, poi salgono a Roma, Bologna, Venezia, e infine arrivano a Parigi, alla corte di Luigi XIV, il ‘re Sole’. Una storia semiseria che indaga sui rapporti tra cultura italiana e cultura europea. La cultura italiana ha in qualche modo collaborato all’‘invenzione’ del più grande drammaturgo francese? Sì, avete capito bene: proprio il grande Molière. Racconteremo per gioco due vite, quella di un allievo e del suo maestro sulle assi del palcoscenico, due vite vissute come in sogno, ammalate della malattia che si prende quando si viene al mondo. Due vite ammalate di vita. Due vite da ‘emigranti’, reietti perfino nel pieno dei loro trionfi. Due vite in commedia. Jean Baptiste Poquelin in arte Molière, e il suo maestro immaginario, il vecchio comico dell’improvvisa Tiberio Fiorilli”.

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