Policlinico Tor Vergata, a rischio 70 lavoratori: aperto un tavolo con il Ministero
Dipendenti in agitazione dopo i tagli al personale annunciati dalla Direzione generale dell'ospedale romano. Ieri i rappresentanti della Usb hanno esposto il caso al Ministero della Salute
Si è svolto ieri mattina a Roma l’incontro tra il Ministero della Salute e una delegazione dell’USB (Unione Sindacale di Base). Sul tavolo le problematiche della Sanità con specifico riferimento a quelle del Policlinico Tor Vergata dove sono a rischio 70 lavoratori delle ditte esternalizzate tra operatori sanitari, ausiliari e addetti alle pulizie.
I lavoratori sono in agitazione dallo scorso 22 settembre. Ausiliari e addetti delle ditte di pulimento, con la solidarietà anche del personale sanitario interno, presidiano tanto l’entrata quanto la Direzione Generale del Policlinico.
L'apertura del Ministro Lorenzin riaccende ora le speranze dei dipendenti. "L’USB ha chiesto un impegno politico, fermo restando le competenze regionali, che vada nella direzione di reinternalizzazione dei servizi appaltati e dei lavoratori coinvolti - ha spiegato il Sindacato a margine dell'incontro. - La delegazione ministeriale, recependo la panoramica di problematiche, si è impegnata a riportare al Ministro le questioni poste complessivamente. Al termine dell’incontro si è deciso di proseguire il confronto nei prossimi giorni, in particolare per quanto attiene i problemi del Lazio".
Nei giorni scorsi l’Usb si era appellata anche al governatore Zingaretti senza però ottenere risposta. "Gli unici a non farsi vivi - ha affermato Pio Congi della Usb all’indomani dell’apertura del Ministero - sono i responsabili regionali, e in particolare il Commissario ad acta Zingaretti, che potrebbe intanto sospendere i licenziamenti per riprendere il confronto. Un confronto quanto mai necessario - ha concluso Congi - visto che gli ospedali romani versano tutti in condizioni simili".
