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Borghesiana Finocchio / Via Antonio Puccinelli

Borghesiana: la rimozione dei rifiuti in via Puccinelli spetta ai cittadini. E anche l'interdizione della strada

Giovedì un tavolo in Municipio tra amministrazione, ufficio tecnico e cittadini. Questi ultimi dovranno occuparsi anche dell’interdizione della strada

Discarica chiusa, ci scusiamo per il disagio”. Questo lo striscione affisso la scorsa estate all’entrata di via Puccinelli, a Borghesiana. Solo qualche settimana prima, l’ammasso di rifiuti che giace a entrambi i lati della strada era andato a fuoco, costringendo i cittadini a respirare odori acri per giorni. Tante le proteste messe in campo da chi abita la zona, tante le richieste di aiuto. Via Puccinelli, però, rientra all’interno di un toponimo mai approvato e denominato “Selvotta” che, in quanto tale, non è di competenza municipale né comunale: “La strada risulta privata, come ho più volte sottolineato” ha detto al nostro giornale Katia Ziantoni, assessora all’ambiente della giunta Romanella. 

Ai cittadini spetta la bonifica di via Puccinelli e l'interdizione della strada

Nel pomeriggio di giovedì 23 gennaio, alle 16:00, avverrà in municipio un incontro con alcuni residenti di via Puccinelli che nelle settimane scorse hanno ricevuto, dal gruppo VI della polizia locale, le prime notifiche a causa dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti e della mancata interdizione della strada. I toponimi sono frutto di lottizzazioni abusive intervenute a solo scopo edificatorio, in assenza o in violazione delle prescrizioni urbanistiche vigenti. Secondo quanto stabilito dalla vigente normativa ambientale, è dovere dell’Amministrazione rintracciare i proprietari e intimare loro la bonifica non potendo intervenire, se non in danno, su un’area privata, non acquisita al patrimonio di Roma Capitale.

Ziantoni: "Questa è l'unica posizione possibile"

“La questione era già stata chiarita per iscritto, a mezzo protocollo e via email, in risposta alle richieste dei residenti, puntualmente polemizzate a cui sono seguite pressioni fatte ai nostri consiglieri, anche da consiglieri capitolini dell’opposizione. Per questa ragione mi sento di rispondere alla frase che più ho sentito durante questo periodo (“la vecchia politica avrebbe trovato una soluzione”) che la materia in questione non attiene a ragioni di opportunità politica, ma al rispetto della legalità. Qualunque altra modalità perseguita in passato era e resta illegale e non ci interessa. All’incontro di giovedì chiariremo di persona e con l’ufficio tecnico presente l’unica posizione possibile” ha concluso Ziantoni. 
 
 

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