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Borghesiana Finocchio / Via Bompietro

Le associazioni impegnate a Collina della Pace: "Chiediamo un bando pubblico"

Abbiamo raggiunto due associazioni che lavorano sul territorio: Libera e Collina della Pace. I loro commenti e la loro indignazione rispetto alla delibera municipale che offusca quella comunale del 2007

Una biblioteca e uno spazio polivalente Zero99. Questo è quanto ha sancito una delibera comunale nell'anno 2007 dopo aver ascoltato il parere dei cittadini. Circa seimila genitori e tremila bambini, attraverso un sondaggio, hanno deciso quali sorti assegnare alla struttura. Siamo nella borgata Finocchio, in quello che poi è diventato il parco Collina della Pace. Proprio qui, infatti, da un bene confiscato alla banda della Magliana, sono stati costruiti due casali. Uno destinato alla biblioteca Collina della Pace che vanta il titolo di essere nell'elenco delle biblioteche più belle d'Italia con un numero considerevole di volumi e l'altro "il casaletto" nato come spazio Zero99, assegnato poi, sempre nello scorso anno sotto la giunta Scipioni al centro anziani "Pierini Emilio". Un trasferimento che di fatto fa cadere il principio di inclusione sancito dalla volontà dell'intera borgata, quindi per utenti da 0 a 99 anni.

L'assegnazione al centro anziani, com'è facilmente deducibile, ha creato già all'epoca (maggio 2016 ndr) tanta indignazione tra i cittadini e tra le associazioni che operano sul territorio e si sono battute negli anni per ottenere uno spazio polivalente. Abbiamo raggiunto due delle realtà che qui a Collina della Pace hanno organizzato eventi, iniziative, momenti di condivisione. In particolar modo l'evento "BeneItalia", in ricordo dei 20 anni trascorsi dalla legge 109 del 1996, basata su una petizione popolare che sanciva l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un evento che ha registrato un boom di presenze. Si tratta delle associazioni Libera e Collina della Pace.

"Noi, come tutte le altre associazioni che fanno parte del raggruppamento chiediamo un bando pubblico, in modo che il bene sia gestito da più associazioni - ha commentato Andrea Colafranceschi, dell'associazione Libera, specificando - il bando prevede la possibilità che possiamo anche perdere, lo mettiamo in conto, del resto - ha sottolineato - potremmo anche chiedere l'assegnazione diretta in virtù del fatto che abbiamo un percorso su questo bene, certificato da anni di volontariato, e non lo facciamo perché il bene deve essere affidato a chi lo può gestire realmente".

"La biblioteca e il centro associativo sono all'interno di un progetto che parte da lontano, con un percorso partecipativo e condiviso di cittadinanza e istituzioni su un bene confiscato - ha aggiunto Noris Pivetta, dell'associazione Collina della Pace - La delibera comunale 583/2007 sancisce la volontà dei cittadini". Sul trasferimento del centro anziani Pivetta ha aggiunto: "Gli anziani conoscevano il progetto e nonostante ciò, a gamba tesa, hanno pensato bene di rendere un luogo a proprio esclusivo utilizzo da 55 anni in su anziché aperto a tutti indistintamente". Ha concluso: "Ciò che amareggia la cittadinanza è che la politica, un certo tipo di politica, anziché agire come un buon padre di famiglia, ha avvalorato le istanze degli anziani creando una spaccatura nella comunità. E ciò non é corretto".

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