Emergenza rifiuti a Colle Prenestino: "La raccolta porta a porta è un fallimento"

"Non dobbiamo pagare noi gli sbagli di chi per farsene un vanto ha voluto la raccolta differenziata porta a porta". E' tanta la rabbia tra i residenti del quartiere Colle Prenestino che per settimane sono costretti a tenere i sacchetti dei rifiuti sotto il naso, davanti la porta di casa. "Se è questo il modo di raccogliere i rifiuti allora è preferibile la raccolta differenziata stradale", tuonano con l'indignazione di chi è costretto a fare i conti con topi, odori nauseabondi e slalom tra le buste.

"Qui la raccolta differenziata è iniziata due anni fa - spiega Pasquale Gallinelli presidente del comitato di quartiere Colle Prenestino - non ha mai funzionato in maniera corretta e adesso siamo stanchi ed esasperati". Il caldo è alle porte e il rischio che i rifiuti marciscano è sempre in agguato. "L'unico ritiro che avviene in maniera sistematica è quello della raccolta dell'umido", fa sapere Gallinelli. "L'immondizia resta accatastata per giorni e giorni davanti alle nostre case, spesso abbiamo un'unica alternativa riportare dentro i sacchetti così da evitare cattivi odori e l'arrivo di topi già avvistati", prosegue Gallinelli.

E proprio sulla disinfestazione delle strade il comitato di quartiere ha inoltrato richiesta agli uffici del Municipio Roma VI da cui non ha avuto il riscontro sperato: "Ci rispondono sempre che non ci sono soldi". Intanto i residenti sono esasperati e arrivano a lanciare un ultimatum: "Chiediamo la raccolta sistematica dei rifiuti altrimenti è preferibile che si faccia la raccolta differenziata stradale, in questo modo non avremo i rifiuti davanti la porta di casa".