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Giornata del Ricordo, Cinque: “Non vedo dove sia il problema”

Il responsabile della biblioteca Borghesiana replica agli attacchi di De Priamo e Marsilio sull'iniziativa del 15 febbraio: "Porte aperte a tutti"

Prima le polemiche di Andrea De Priamo poi quelle di Marco Marsilio. Al centro della diatriba ideologica la Giornata del Ricordo’ promossa dalla biblioteca Borghesiana per il prossimo 15 febbraio. Un incontro con quattro storici che dibatteranno su “Guerra, nazionalismi, massacri etnici e politici, in Venezia Giulia, Slovenia, Croazia: 1941-1945”. Un’iniziativa che i due politici Pdl considerano faziosa ed ideologica e in relazione alla quale il responsabile della biblioteca di largo Monreale Silvio Cinque replica: “Non vedo dove sia il problema. La Biblioteca ha promosso il giorno del Ricordo chiedendo a storici di varie Università di intervenire. Non abbiamo chiesto a politici o giornalisti, ma a storici. Se dovessimo parlare di aspetti medici connessi all'interruzione di gravidanza chiederemmo a medici, ginecologhe ed esperti scienziati del problema”.

PORTE APERTE: Silvio Cinque che chiude la questione aprendo le porte della biblioteca Borghesiana a tutti coloro che riterranno opportuno intervenire: "Il resto, cioè la formazione di una coscienza informata e consapevole, al di là di negazionismi, obiezioni di coscienza, strumentalizzazioni, ideologizzazioni, lo fa chiunque dovesse assistere o intervenire. Saremmo onorati venissero coloro che vedono con preoccupazione la nostra iniziativa. Potremmo chiarire, alla luce delle trattazioni storiche e dei documenti, le nostre sofferenze e magari elaborare un lutto che è stato una tragedia per tutte le popolazioni di confine”.

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