Le istituzioni non rispondono, a Lunghezzina salvadanai nei negozi per combattere il degrado
Una raccolta fondi promossa dall'associazione Nuova Urbe per acquistare attrezzi necessari allo sfalcio dell'erba nell'area a ridosso di via Ortona de' Marsi
Erba alta e la presenza di qualche rifiuto in plastica nell'area verde a ridosso di via Ortona de' Marsi destano preoccupazione agli abitanti del quartiere Linghezzina. Da tempo chiedono un intervento alle istituzioni per la pulizia del parco e lo sfalcio dell'erba ma in assenza di risposta, i residenti si organizzano e depositano un salvadanaio negli esercizi commerciali per provvedere poi da soli all'acquisto di un trattore.
L'area, che i cittadini aspettano ancora venga riconvertita da "verde urbano" a "parco urbano", durante i mesi estivi viene pressa di mira da malintenzionati che appiccano incendi. Per fronteggiare quella che negli anni è diventata una vera e propria emergenza, l'associazione Nuova Urbe ha lasciato in alcuni esercizi commerciali del quartiere dei veri e propri salvadani per mettere insieme una cifra che gli consenta di acquistare attrezzi utili allo sfalcio dell'aerba o per arare il terreno.
"Nel tempo abbiamo avanzato diverse richieste all'ufficio giardini di interventi nell'area a ridosso di via Ortona de' Marsi ma non abbiamo mai ottenuto risposta", fa sapere Antonio Cataldi, presidente dell'associazione Nova Urbe e candidato consigliere al Municipio delle Torri con la lista civica Periferie in Movimento. "Ci siamo rivolti anche ad un privato ma ci ha chiesto 500 euro, una somma che non siamo in grado di spendere", continua Cataldi.
Per ovviare al problema dunque, una richiesta di collaborazione in termini economici a tutti i residenti: "Abbiamo lasciato i salvadanai presso i negozi del quartiere - prosegue - chiedendo quindi un'offerta a tutti per poter acquistare un trattore che ci permetterebbe di pulire il terreno".
