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Ponte di Nona Settecamini / Via di Salone

Campo rom di via di Salone: i roghi tossici arrivano al Parlamento europeo

La scorsa settimana, l'europarlamentare Roberta Angelilli (Nuovo Centrodestra) ha presentato un'interrogazione alla Commissione sulla combustione illegale di rifiuti e di materiali negli insediamenti abusivi di Roma

I fumi tossici del campo rom di via di Salone arrivano al Parlamento europeo, grazie ad un’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, presentata da Roberta Angelilli, europarlamentare del Nuovo Centrodestra, intitolata “Combustione illegale di rifiuti e materiali negli insediamenti abusivi di Roma”.

“Negli insediamenti abusivi o nei campi nomadi non autorizzati si bruciano illegalmente materiali tossici e rifiuti, come plastica, oro rosso, ferro, anche per recuperare il materiale vendibile come, ad esempio, il rame contenuto all’interno dei cavi elettrici, ma anche qualsiasi altro tipo di rifiuto, speciale o altamente pericoloso di varia provenienza – si legge nell’interrogazione dell’europarlamentare Angelilli –.  Si creano di fatto discariche abusive dove si pratica la combustione illegale di rifiuti che produce fumo nero e denso, irrespirabile, che costringe i cittadini romani a barricarsi in casa. I rifiuti sono all’ordine del giorni nella periferia romana, nelle zone di Parco delle Valli, Viadotto Gronchi, Nuovo Salario, Tor Sapienza, Fidene, Ponte di Nona, Muratella, Magliana ed altre ancora, come testimoniano ormai diverse fonti di stampa locale. Nonostante i continui locali e le proteste di esasperazione da parte dei cittadini, l’Amministrazione di Roma continua a temporeggiare sulle richieste di verifica di tossicità dei fumi, sull’immediata richiesta di sgombero e completa bonifica di tutti gli insediamenti abusivi e risoluzione del problema dei rifiuti”

L’atto chiede alla Commissione europea se sia al corrente della situazione e come valuti il comportamento delle autorità regionali e locali; se intenda intervenire in questa vicenda e chiedere delucidazioni alla Regione Lazio e al Comune di Roma; se intenda intervenire, tenuto presente che, in questa vicenda, vengono violati, in particolar modo, il diritto alla salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente. L’interrogazione chiede infine alla Commissione un quadro generale della situazione.

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