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Tor Bella Monaca

Costringeva ragazze a prostituirsi sulla Togliatti, arrestato bengalese

Grazie alla denuncia di una 24enne polacca, da anni schiava, costretta a prostituirsi anche incinta, è stato arrestato dagli agenti di polizia municipale dell'VIII gruppo un bengalese di 34 anni

L''aveva ridotta in schiavitù costringendola, anche con l'uso di droga e nonostante fosse in stato di gravidanza, a prostituirsi in via Palmiro Togliatti. Con questa accusa un bengalese di 34 anni è stato arrestato all'alba di oggi dagli agenti della polizia municipale dell'VIII gruppo, diretto dal comandante Antonio Di Maggio.

L'incubo di una ragazza polacca di 24 anni è finito questa mattina, quando gli agenti hanno arrestato a Tor Bella Monaca il suo persecutore, A.F. L’ordinanza di custodia cautelare è stata disposta dal Sostituto Procuratore, Paolo Auriemma, su richiesta del gip. Roberta Palmisano. L’uomo da due anni abusava sessualmente della donna che veniva anche costretta con a prostituirsi.

La ragazza, giunta a Roma in cerca di lavoro nel 2008, era stata ospitata presso la casa dove il suo aguzzino viveva con altri connazionali. Ingannata con false promesse, ben presto sono cominciate per lei le violenze e le costrizioni che l'hanno catapultata nel mondo della tossicodipendenza e della prostituzione. Le sue prestazioni sessuali sulla strada costavano ai clienti tra i 20 e i 30 euro.

Nel 2009, quando era rimasta incinta si era sottoposta a terapia per disintossicarsi dalla cocaina presso l’ospedale Spallanzani. Subito rintracciata era stata costretta dall’uomo ad abbandonare la struttura per riprendere a prostituirsi nonostante il suo stato avanzato di gravidanza. A settembre, dopo aver partorito una bambina,  è arrivata per la povera ragazza anche la forza di ribellarsi e denunciare tutto presso gli Uffici della Polizia Municipale dell’VIII Gruppo.

Oggi la ragazza è protetta in un Centro anti violenza e la neonata è in stato di affidamento presso una famiglia.

"Di fronte a episodi di questa gravità bisogna avviare subito le indagini e ancorare all'agire concreto le parole, mettendo da parte i pregiudizi e le polemiche di parte - ha affermato il delegato del sindaco per la Sicurezza, Giorgio Ciardi - La presenza capillare sul territorio e la capacità di intelligence  hanno consentito l'arresto da parte degli agenti dell'VIII gruppo municipale dell'uomo. Il tipo di reato commesso appartiene alla categoria dei peggiori crimini che si possono commettere nei confronti di una donna sola. Questi episodi, purtroppo non isolati, rafforzano la nostra convinzione che soltanto attraverso una politica di rispetto delle regole e della persona umana si possano creare le condizioni di integrazione, all'interno della nostra città, di donne e uomini provenienti da altri paesi. Di fronte a episodi di questa gravità - conclude Ciardi - bisogna avviare subito le indagini e ancorare all'agire concreto le parole, mettendo da parte i pregiudizi e le polemiche di parte".

 


 

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