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Tor Bella Monaca Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti, 155

Tor Bella Monaca: una speranza per il Cespp

La responsabile del Centro antiviolenza e di ascolto, Stefania Catallo, incontrerà il presidente del Municipio Marco Scipioni e l'assessore Madama lunedì prossimo per discutere del futuro del servizio, che rischia la chiusura

È stato rinviato di 40 giorni lo sfratto a carico dell’associazione "Sirio87", che da maggio 2011 ospita nei suoi locali di via Cambellotti il Cespp, Centro antiviolenza e di ascolto, fondato da Stefania Catallo. La responsabile del servizio, dopo aver mobilitato gli organi di stampa e le realtà territoriali ed aver ottenuto la solidarietà delle detenute della sezione femminile del Carcere di Rebibbia, è stata contattata, nei giorni scorsi, dalla Dott.ssa Isabella Orfano, che fa parte dello staff dell’assessore comunale alle Pari Opportunità Cattoi. Lunedì prossimo la Catallo parteciperà ad un incontro con il presidente Marco Scipioni e l’assessore municipale Maria Madama per discutere sul futuro del Cespp, che in due anni ha portato avanti un lavoro in condizioni di totale autofinanziamento e autogestione, mirato a tutelare soprattutto le donne vittime di violenze.

“Il Cespp è stato costretto a sospendere il servizio quartiere di Tor Bella Monaca a causa della mancanza di un locale idoneo nel quale operare – si legge nel comunicato –: locale più volte richiesto e mai concesso dalle istituzioni, nonostante l'importanza sociale del lavoro svolto. A seguito del nostro comunicato di sabato scorso, nel quale denunciavamo l'assoluta indifferenza delle istituzioni locali e centrali,  nei giorni scorsi abbiamo ottenuto il loro ascolto. Siamo in attesa di avere un incontro, che si svolgerà lunedì prossimo alle 10:30 con l'assessore municipale alle Pari Opportunità, Maria Madama e con il presidente del VI Municipio, Marco Scipioni.

Inoltre, è in procinto di partire una petizione pubblica, organizzata, tra gli altri, dalla Cgil, che vedrà la presenza attiva di numerose realtà femminili di tutta Italia. A questa petizione, che verrà pubblicata sui quotidiani nazionali e on line, hanno aderito anche la direttrice della sezione femminile del Carcere di Rebibbia, la Dott.ssa Del Grosso e tutte le detenute. Il documento verrà inoltrato a tutte le istituzioni della Repubblica e  consegnato nelle mani del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”.

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