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Tor Bella Monaca Tor Bella Monaca / Largo Ferruccio Mengaroni

La “passerella” di Salvini che non è piaciuta alle realtà sociali di Tor Bella Monaca

Alla visita del candidato della Lega rispondono le realtà sociali che qui lavorano da 20 anni

Se Matteo Salvini si fosse trattenuto un po’ di tempo in più a Tor Bella Monaca probabilmente avrebbe capito che lo spaccio e il degrado esistono, è innegabile, ma lo spaccio e il degrado non sono le uniche cose per cui valga la pena parlare del quartiere. In questo lembo di terra che conta circa 30mila abitanti, nella estrema periferia Est della città di Roma, tra palazzoni alti fino a 14 piani, meglio conosciuti come “le torri” costruite negli anni ’80, c’è una Tor Bella Monaca che “lavora” in silenzio e che sono in pochi a conoscere. E’ fatta da abitanti del quartiere che ogni giorno sottraggono parte del loro tempo a famiglia e affetti per creare aggregazione, rete e superare i limiti sociali, insomma fare qualcosa per gli altri perché “qui esistono tanti Jeeg Robot”: a Tor Bella Monaca di recente è nata addirittura la biblioteca del giocattolo. Il centro sociale di largo Mengaroni, l'associazione 21 luglio all’Ex fienile, Tor Più Bella, la comunità di Sant’Egidio, il centro antiviolenza Marie Anne Erize, la neonata associazione Bella Vera: ognuno di loro qui gioca un ruolo importante per la comunità e in tanti si sono indignati ascoltando le parole di Matteo Salvini.

“Non è certo la visita di Salvini a risolvere i problemi”

“Da buon politico Matteo Salvini è venuto a Tor Bella Monaca con il suo codazzo descrivendo un quartiere che non è – ha commentato Mario Cecchetti, responsabile del “chentro” sociale di largo Mengaroni che da oltre 20 anni si dedica ad attività culturali e di aggregazione – i disagi ci sono, lo sappiamo, sono sotto gli occhi di tutti ma non sarà di certo la visita di Salvini a risolvere tutto, né quella del centrodestra”. Ha aggiunto: “Qui il centrodestra ha governato per molti anni e non ha risolto assolutamente nulla, Salvini è l’ultima persona che dovrebbe passare nel nostro quartiere”. Tor più bella, l’associazione con sede in viale Santa Rita da Cascia, è nata più di recente, circa due anni fa, ma fin da subito si è fatta carico della manutenzione della torre creando occasioni di incontro e di socialità: “Non siamo tutti delinquenti – ha commentato al nostro giornale Tiziana Ronzio – fa davvero molta rabbia sentire le parole pronunciate da Matteo Salvini ed è davvero imbarazzante che utilizzino la tragedia che ha colpito due persone per fare sciacallaggio mediatico”. Il riferimento di Ronzio è alla coppia che vive in macchina in largo Mengaroni da ottobre, da quando l’appartamento in cui abitava è andato a fuoco. “Dove sono stati fino ad ora?” ha concluso.

"Ci sentiamo insultati"

 "Sono davvero indignata per le parole pronunciate da Salvini durante la visita di questa mattina a Tor Bella Monaca. Come si permette di giudicare posti e persone che non conosce? Sa di cosa parla? E' solo l'ennesimo politicante che percorre le vie del nostro quartiere per fare bella mostra di se ma noi non caschiamo più nelle strumentalizzazioni di nessuno" ha commentato al nostro giornale Stefania Catallo, presidente del centro antiviolenza "Marie Anne Erize" di Tor Bella Monaca. "Un politico non dovrebbe impegnarsi a contrastare il degrado della città dove è candidato? Oggi è accaduto l’esatto opposto. Come associazione che si occupa di rivalutare una zona quanto mai difficile ci siamo sentiti insultati. Ironizzare sulla presenza delle vedette e pensare di risolvere problemi gravi come la presenza della criminalità organizzata a Tor Bella Monaca con una diretta facebook, a soli fini elettorali, è davvero avvilente per chi lotta ogni giorno” ha commentato Nella Converti dell’associazione Bella Vera nata da pochi mesi. Ha aggiunto: “Tor Bella Monaca ha bisogno di Fabio, che grazie alla sua macchina fotografica racconta il bello di questo quartiere, ha bisogno di Maria Grazia, che la domenica prepara il pranzo per chi non può permettersi un pasto caldo, ha bisogno delle associazioni del quartiere, che diffondono cultura, impegno sociale e contrasto della criminalità organizzata e del teatro di Tor Bella Monaca, che offre cultura a prezzi accessibili a tutti”. Ha concluso: “Condanniamo questo modo di fare campagna elettorale”. 

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