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Torre Maura Torre Spaccata / Via Marcio Rutilio

Torre Spaccata, al freddo e con la paura del pignoramento: inverno da incubo in via Marcio Rutilio

Fratelli d'Italia presenta un'interrogazione. Il dipartimento Patrimonio a Romatoday: "Nessun rischio sfratto"

Prima l’avvio del procedimento di pignoramento. Ora la stima degli immobili finalizzata alla vendita all'asta. C’è preoccupazione tra gli inquilini dei 178 alloggi delle case popolari di via Marcio Rutilio 40/42, a Torrespaccata, di proprietà della Farvem Real Estate srl, società del gruppo Ferrero, e affittate al comune di Roma per due milione e mezzo di euro all’anno. Ad accendere i riflettori sulla vicenda gli esponenti di Fratelli d'Italia, Francesco Figliomeni, vicepresidente dell'assemblea capitolina, e Pamela Strippoli consigliera del VI municipio, che lunedì scorso hanno presentato un’interrogazione alla sindaca Virginia Raggi e agli assessori competenti e una richiesta di convocazione in commissione trasparenza. 

Il dipartimento Patrimonio, contattato da Romatoday, assicura che il procedimento di pignoramento non mette a rischio la permanenza degli inquilini negli immobili che sorgono tra la Togliatti, la Casilina e viale dei Romanisti. Gli esponenti capitolini però denunciano: “Abbiamo partecipato sabato mattina (26 gennaio, ndr) ad una riunione indetta dal custode giudiziario (nominato il 12 novembre, ndr) e dal consulente tecnico del tribunale, propedeutica alla stima degli immobili ed alla successiva vendita all'asta degli stessi, ma nessuno dell'amministrazione grillina era presente” hanno scritto in una nota. “Magari avrebbe potuto dare le necessarie spiegazioni alle tantissime persone che sono intervenute esprimendo tutta la loro preoccupazione”. Giovedì 31 gennaio è in programma un’assemblea nel teatro della parrocchia della zona. 

Come denunciato più volte da Romatoday, per 70 di questi inquilini la notizia arriva dopo un inverno al freddo. Con la medesima interrogazione i consiglieri chiedono alla sindaca e agli assessori competenti se intendono effettuare le “necessarie verifiche”, gli “interventi di manutenzione” e di “accertare i motivi” della mancata accensione dei riscaldamenti. La vicenda si trascina dal 15 novembre del 2018, ovvero la data di accensione delle caldaie in tutti gli alloggi popolari.

La problematica è stata oggetto di una diffida avanzata a tutti i soggetti pubblici di competenza dal gruppo capitolino di Fratelli d’Italia il 24 gennaio 2019. Il giorno seguente, la società proprietaria ha fatto sapere al dipartimento Patrimonio di essere intenzionata a provvedere alla sistemazione della caldaia. Anche se ancora non si conoscono i tempi che saranno necessari affinché le famiglie possano usufruirne.

Esultano Figliomeni e Strippoli: “Siamo particolarmente soddisfatti che, grazie al nostro tempestivo intervento, 280 persone potranno finalmente cominciare a riscaldarsi, specie in questi giorni di freddo pungente che comporta anche un aumento dei casi di influenza. Chiediamo al sindaco Raggi ed alle sempre più dormienti amministrazioni grilline di svegliarsi attivandosi presso gli uffici di competenza per garantire un minimo di serenità alle persone e gli interventi necessari sugli edifici, che devono essere immediati, poiché gli inquilini che pagano gli oneri ad Aequa Roma non meritano lo scaricabarile che finora c’è stato sulla vicenda”.

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