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Lunedì, 29 Aprile 2024
Borghesiana Finocchio / Largo Monreale

Giornata del Ricordo, Marsilio (Pdl): “Strano modo di ricordare le Foibe”

Dopo le polemiche di De Priamo anche il deputato alla Camera critica aspramente l'iniziativa della biblioteca Borghesiana: "Giornata caratterizzata da ideologia e propaganda"

Dopo le polemiche di Andrea De Priamo nuove critiche piovono sulla ‘Giornata del Ricordo’ promossa dalla biblioteca Borghesiana per il prossimo 15 febbraio: “Guerra, nazionalismi, massacri etnici e politici, in Venezia Giulia, Slovenia, Croazia: 1941-1945”, questa la conferenza al centro della diatriba ideologica in relazione alla quale Marco Marsilio (Pdl) spiega: “Mentre le Biblioteche di Roma allestiscono un programma di iniziative per il “Giorno del Ricordo” ricco, pluralista, all’altezza della dignità che merita questa tragedia troppo a lungo dimenticata, in una delle biblioteche civiche, quella della Borghesiana, si annuncia una giornata di studio caratterizzata dalla faziosità ideologica e propagandistica - le dichiarazioni di Marsilio su azioneroma.it. -. Un incontro al quale sono stati invitati a parlare solo studiosi e storici che si sono distinti negli anni per la pervicace negazione della realtà dello sterminio e della pulizia etnica portata avanti dai titini, che leggono la storia del confine orientale con quei paraocchi ideologici che per quasi 70 anni hanno impedito alla nazione di riconoscere e rispettare il dramma degli infoibati e dell’esodo”.

SOVIET IN BIBLIOTECA: Marco Marsilio che critica aspramente i promotori dell’inziativa che si terrà a partire dalle 17,30 nella biblioteca di largo Monreale: “I responsabili della biblioteca della Borghesiana pensano forse di essere in un soviet, dove non ci si confronta tra letture diverse dei fatti storici, ma si sente il 'dovere' di replicare una verità ufficiale, ossia quella raccontata per troppo tempo, smantellata negli ultimi anni dal processo di maturazione che finalmente il nostro popolo ha saputo compiere. Compresa gran parte di quella sinistra ufficiale che pure ha enormi responsabilità nella rimozione avvenuta dal dopoguerra. Senza voler impedire a nessuno di raccontare la propria versione dei fatti, anche quando assume i contorni raccapriccianti del negazionismo, sarebbe forse un esercizio più utile quello di inserire anche in quel convegno la voce di chi ha altri punti di vista. O forse ai dirigenti della Borghesiana può sembrare troppo democratico promuovere un dibattito a più voci?”.

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